Di interventi nel settore della distribuzione alimentare da parte dell'Unione Europea ne abbiamo visti molti, dalle buste della spesa riciclabili all'etichettatura per la provenienza degli alimenti. Dal primo Gennaio però scatterà una nuova direttiva: si pagheranno anche i sacchetti di plastica per pesare frutta e verdura.

Una nuova tassa indiretta

La spesa al supermercato la facciamo tutti, indistintamente. Per questo motivo si può parlare di tassa indiretta, ovvero un'accisa posta su un qualcosa di cui difficilmente si può fare a meno. L'Europa ha deciso che dal 1 di gennaio dovremo pagare 10 centesimi per ogni sacchetto di plastica utilizzato per pesare gli alimenti, come frutta e verdura.

Questo perché i sacchetti dovranno essere biodegradabili (almeno inizialmente per un minimo del 40% del totale) e compostabili. L'introduzione di questa nuova tassa è una rivoluzione nelle abitudini degli italiani e probabilmente anche di tutti gli europei. Se pensiamo per un attimo al pensionato che vive con la pensione minima, oltre alle tante preoccupazioni che già ha, dovrà pensare anche a quanti sacchetti per pesare consumare, perché saprà che ognuno costerà 10 centesimi. Per fare un esempio: se prendiamo broccoli, lattuga, pomodori, zucchine, melanzane, carote, sedano, mele, pere e arance, pagheremo la bellezza di 1 € solo per l'imballaggio. La denuncia sull'aggravio dei costi è stata lanciata da Federdistribuzione e Italia Oggi.

Quando entrerà in vigore questa nuova legge molto probabilmente la gente si porterà i sacchetti da casa anche per pesare gli alimenti freschi e sicuramente non sarà igenico. Immaginiamoci per un attimo una persona che con la sua busta arriva al supermercato e pesa delle arance, ma sono troppe e ne riposa la metà. Le arance riposte a quel punto potrebbero essere state contaminate da un qualcosa presente nella busta, magari detersivo.

Sicuramente questa nuova norma porterà non pochi problemi sulla tutela degli alimenti freschi.

Mini stangata per aumentare il gettito

La stangata sugli imballaggi non passerà inosservata, ci sono milioni di persone che ogni giorno vanno a fare la spesa e per le casse dello Stato sicuramente saranno soldi in più. Tra l'altro la legge precisa che le nuove buste non potranno essere distribuite gratuitamente e il prezzo dovrà essere riportato sullo scontrino fiscale. Se l'Italia si opporrà a questa direttiva europea (molto poco probabile) subirà una procedura d'infrazione.