Vibo. A Gennaio la gioia per aver dato alla luce luna bambina sana, una felicità mai vissuta a pieno in quanto la giovane donna vive un decorso post operatorio molto doloroso e continua, per otto mesi, ad accusare dolori al ventre fortissimi; a nulla portano le visite e gli accertamenti a cui si sottopone in questo lungo periodo.
Episodio incredibile
Protagonista di questo episodio che ha dell'incredibile è una giovane donna di Tropea, Francesca Trecate, di 22 anni, che il gennaio scorso ha partorito all'ospedale di Vibo Valentia nel reparto di Ginecologia una bambina, nata in perfetta salute.
Il parto cesareo è andato secondo i programmi e tutto era filato liscio; questo era almeno quello che Francesca e suo marito pensavano visto che da questo momento per lei è iniziato vero e proprio calvario.
Appena rientrata a casa, dopo il ricovero in ospedale, da subito la giovane ragazza ha iniziato a manifestare i primi dolori alla pancia e all'addome nella zona del basso ventre. Per più di quattro volte Francesca corre in ospedale in preda a fortissimi crampi ma nessuno dei medici che la visita si rende conte del vero motivo di quei sintomi che vengono scambiati come 'normale' decorrenza del parto cesareo che Francesca ha appena subito.
Un calvario senza fine
Sono passati quasi 8 mesi dal parto, i dolori sono divenuti più lancinanti e strani e continuano a tormentare la donna che stremata dalla situazione, alla quale nessuno riesce a trovare rimedio, decide di agire per conto proprio e prenotarsi una tac addominale presso una struttura privata.
La risposta degli esami è scioccante, emergono infatti la presenza di corpi estranei all'interno dell'addome. Sembra trattarsi di materiale garzoso che deve immediatamente essere rimosso. Francesca, il 19 settembre, si sottopone quindi ad una delicata operazione. Questa volta pero' non si rivolge all'ospedale di Vibo Valentia ma a quello dei Riuniti di Reggio Calabria.
Qui dopo oltre cinque ore di intervento i medici riescono ad estrarre la garza che l'aveva tormentata per tutto questo periodo.
La magistratura indaga
La donna, assistita dall'avvocato Carmine Padullo, ha sporto denuncia alla Guardia di Finanza di Vibo Valentia e la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo. 'Abbiamo chiesto, dice il legale della ragazza, il sequestro della cartella clinica relativa al parto cesareo di Gennaio e della garza rinvenuta nell'intestino di Francesca.
Visto la gravità della situazione siamo fiduciosi in un veloce decorrere della giustizia per un episodio che poteva avere conseguenze drammatiche". E' emerso, infatti, che le garze avevano aderito ai tessuti intestinali e questo poteva compromettere in modo irrimediabile l'intestino. Passata la paura e i dolori, Francesca e suo marito, possono finalmente godersi a pieno la figlia come non avevano fatto fino ad ora, nell'attesa che la magistratura accerti le responsabilità di questa incredibile vicenda.