Il governo catalano annuncia che il 90% dei suffragisti si sono espressi a favore della rottura con lo stato spagnolo. I risultati ufficiali della notte sono stati per i votanti generali 2.262.000, mentre i chiamati a votare ai seggi erano circa 5.300.000. I sì sono stati 2.020.000 pari al 90% mentre i no sono circa 176.000 cioè il 7,8% della popolazione catalana.

Le dichiarazioni del presidente catalano

Dopo l'esito positivo del referendum, il presidente catalano Puigdemont dichiara che l'Europa non può più voltarsi di spalle e che i cittadini catalani si sono meritati il diritto dell'indipendenza.

Esprime poi la propria vergogna per le precauzioni dello stato spagnolo, definendolo una delle pagine più vergognose della storia della democrazia spagnola.

Il diritto di voto difeso con le unghie e con i denti

È iniziato tutto a Girona, dove la polizia spagnola ha deciso di irrompere nel seggio elettorale difeso dai cittadini, rispettando gli ordini del governo centrale spagnolo. In quel seggio era previsto che arrivasse a votare il presidente Catalano Puigdemont. Dopo che la polizia nazionale si è addentrata con la forza, sono stati accolti dal grido quasi romantico ''Voterem" (votare) mentre dei volontari catalani cercavano di mettere al sicuro le urne. Negli assalti in diversi seggi elettorali si sono registrati almeno tre feriti tra cui un'anziana signora.

Vicino al seggio di Ramon Llull di Barcellona, I poliziotti aprono il fuoco con proiettili di gomma sulle persone innocenti che cercavo di allontanarsi dal seggio. Ci sarebbe almeno un ferito. Anche i pompieri sono stati aggrediti dalla polizia, che li hanno presi a calci e colpi di manganello durante lo sgombero di un seggio.

A fine giornata il governo catalano comunica che ci sono stati ottocento feriti, tra cui due gravi

Le reazioni dei leader politici nel mondo

Salvini è indignato di fronte a quelle immagini e dichiara che è una vergogna usare la violenza contro donne e bambini, per sgomberare i seggi elettorali. Invece Jeremy Corbyn leader del partito laburista inglese lo ritiene scioccante e che il governo spagnolo debba agire subito per risolvere questa situazione.

Pertanto il leader francese del partito gauche, Jean-Luc Melènchon, esprime che lo stato spagnolo abbia perso il suo sangue freddo e che la nazione non può essere una camicia di forza.

Le parole di Rajoy

Il primo ministro spagnolo Rajoy si esprime dicendo che non ci sia stato alcun referendum e che è stata una messinscena ignorata dalla maggior parte dei catalani e pertanto convocherà all'indomani le forze politiche parlamentari.