10 anni di reclusione a Edson "Eddy" Tavares, 29 anni, originario di Capo Verde. È lui l'uomo che ha sfregiato con l'acido Gessica Notaro, nella notte del 10 gennaio scorso, sfigurando per sempre il suo volto. L'ex fidanzato della ragazza è stato condannato anche a risarcire la vittima di quella brutale aggressione con una somma di 230mila euro.

La sentenza sul caso Notaro

Alle 16 il verdetto sul caso Notaro: il gup di Rimini, Fiorella Casadei, ha letto la sentenza di condanna ad Eddy Tavares, inferiore di 2 anni rispetto alla richiesta del pm, Mario Cerioni.

Al capoverdiano sono state riconosciute le aggravanti della premeditazione, dei futili motivi e della crudeltà. Espiata la pena, Tavares dovrà abbandonare l'Italia in virtù dell'espulsione stabilita dal giudice.

Ammesse come parte civile l'associazione Butterfly (che difende i diritti delle donne contro la violenza di genere), con provvisionale di 1.000 euro, e l'Ausl Romagna. Esclusi dalle parti civili il Comune di Rimini e la Regione Emilia-Romagna.

Tavares tentò suicidio in carcere

Le motivazioni della sentenza di condanna all'ex fidanzato di Gessica Notaro, la miss sfregiata con l'acido, saranno depositate in cancelleria tra 90 giorni. Nel maggio scorso, l'ex fidanzato della miss 28enne di Rimini aveva tentato il suicidio in cella, nel carcere di Forlì dove si trova richiuso da 9 mesi.

All'epoca, il suo legale aveva dichiarato che l'assistito aveva mostrato segni di cedimento nervoso dopo aver visto la ragazza in aula, definendolo '"prostrato dopo aver visto le condizioni di Gessica".

Gessica Notaro: la storia

Gessica Notaro, eletta Miss Romagna 2007, aveva subito la feroce aggressione con l'acido da parte del suo ex fidanzato il 10 gennaio 2017.

Un incubo senza fine, consumato nel tempo, un intervento dietro l'altro. Gessica, un passato da addestratrice di leoni marini al delfinario di Rimini e la passione per il canto, si era mostrata per la prima volta al pubblico nel salotto televisivo del Maurizio Costanzo Show.

Un jeans e una maglietta a incorniciare il suo dolore, impresso nel volto sfigurato dalla mano criminale dell'uomo che prima amava.

Il suo viso, Gessica, lo aveva mostrato prima d'allora soltanto nelle sedi protette di un tribunale.

Il dramma di Gessica viene da lontano: dopo la prima denuncia per stalking a carico di Tavares, il gip di Rimini aveva disposto il divieto di avvicinamento ma non la reclusione. Quel "No" a quanto richiesto dalla Procura si tradusse, nel giro di pochi mesi, nella tragedia ormai nota alle cronache.