Due attacchi terroristici nello stesso giorno, a migliaia di chilometri l’uno dall’altro, ma con la matrice islamica in comune. Due donne morte a Marsiglia, uccise a coltellate, oltre a diversi feriti; altri sei feriti invece ad Edmonton, in Canada, dove un singolo attentatore ha colpito prima con una vettura e poi con furgone.

Due donne uccise alla stazione di Saint-Charles a Marsiglia

La Francia è tornata al centro del mirino del “classico” lupo solitario che per colpire ha scelto la stazione ferroviaria di Saint-Charles a Marsiglia: quasi seguendo un copione già visto – troppe – volte, poco prima delle 14.00 un nordafricano di età compresa tra i 25 e i 30 anni, dopo aver lanciato la consueta invocazione ad Allah, ha iniziato ad accoltellare quante più persone poteva.

Un attacco per certi versi scoordinato, con la sola volontà di menare quanti più fendenti possibile, sufficienti però per uccidere due ragazze di 17 e 20 anni e ferire diverse altre persone prima che l’attentatore fosse abbattuto dai militari francesi impegnati nell’operazione antiterrorismo denominata “Sentinelle”. Almeno due i colpi esplosi dai militari. Le generalità dell’attentatore non sono ancora state rese note ma, secondo di media locali, si tratterebbe di una persona già nota alle forze dell’ordine sia pure per reati comuni. Sempre secondo quanto trapelato, l’attentatore aveva indosso una seconda arma bianca, oltre a quella utilizzata per l’attacco.

Con l’attentato di oggi, sono in tutto 239 le persone uccise in Francia dal terrorismo islamico, a partire dalla strage di Nizza del 2015.

Sei feriti a Edmonton, nello Stato canadese di Alberta

Più rocambolesco ma con meno vittime il doppio attentato vissuto a Edmonton, dove un trentenne, anche in questo caso ben noto alle forze dell’ordine, ha investito con una automobile una pattuglia della polizia canadese in servizio vicino al Commonwealth Stadium. L’attentatore ha accoltellato uno dei due agenti, ferendolo non gravemente, poi si è dato alla fuga, riuscendo a far perdere le proprie tracce.

Poche ore dopo il secondo attacco, questa volta con un furgone con cui ha travolto un gruppo di passanti, provocando cinque feriti. Questa volta la polizia è riuscita a bloccare l’attentatore: a bordo del furgone è stata rinvenuta una bandiera dell’Isis, particolare che lascia pochi dubbi sulla matrice dell’attacco.

Non è la prima volta che il terrorismo islamico colpisce in territorio canadese: nel 2014 Michael Zehef-Bibeau, di origini algerine e convertitosi all’Islam, fece irruzione nel Parlamento di Ottawa dopo avere ucciso un soldato di guardia al National War Memorial.

Fu abbattuto dal responsabile dei servizi di sicurezza del Parlamento. Due giorni prima un altro canadese convertito all’Islam, il 25enne Martin Couture-Rouleau, aveva lanciato la sua vettura contro due militari uccidendone uno: anche lui venne ucciso dalla polizia al termine di un inseguimento.