L'Ondus (Osservatorio dei Diritti Umani), in queste ore, ha dato la notizia della liberazione della città di Al-Raqqa dalle forze dell'Isis, per mano delle truppe statunitensi e delle Forze Democratiche Siriane (SDF) truppe coalizzate con gli USA.

Le battaglie degli ultimi giorni

Da domenica ad oggi, le battaglie si sono susseguite e già due giorni fa centinaia di elementi jihadisti dell'Isis, nonché migliaia di civili, erano stati costretti a fuggire dalla città siriana dopo accordi stipulati tra le forze alleate statunitensi e il governo islamico.

La conferma dell'espulsione delle forze terroristiche dell'Isis è arrivata anche dalle truppe curde, coalizzate anch'esse con gli Stati Uniti ed è stato sottolineata dalle dichiarazioni ufficiale provenienti dalle SDF che già, nella mattina del 17 ottobre, sostenevano di aver messo in sicurezza la zona antistante lo stadio municipale e l'ospedale nazionale, ultime zone in cui erano ancora presenti le forze dell'Isis.

Risollevare la popolazione di Al-Raqqa

Il problema predominante, adesso, riguarda la situazione di migliaia di civili: secondo l'Organizzazione Non Governativa (ONG) Save the Children circa 270 mila civili hanno dovuto abbandonare la città di Al-Raqqa per sfuggire alle battaglie che si sono susseguite in questi mesi.

Le proposte avanzate da Save the Childrens

La situazione, infatti, secondo l'organizzazione umanitaria, risulta abbastanza complessa perché ci vorranno mesi, forse addirittura anni, per poter riportare la normalità nella popolazione locale, dopo anni di governo Isis. Innanzitutto, le migliaia di persone evacuate dovranno rifugiarsi nei campi per diverso tempo; serviranno degli interventi economici di rilievo per poter ricostruire le loro abitazioni.

Inoltre, altrettanti importanti interventi economici saranno indispensabili per ricostruire le strutture pubbliche, quali ospedali e scuole, all'interno della città siriana.

Un altro elemento di vitale importante sarà l'intervento per rimuovere le mine inesplose durante le battaglie di questi mesi, prima del ritorno della popolazione in città, per evitare stragi post-bellici.

Infine, riguardo ai giovani, il governo Isis ha impedito loro di affrontare un'adeguata educazione scolastica, nel corso di questi anni; un altro obiettivo sarà, appunto, quello di investire dei finanziamenti per permettere ai giovani della città di Al-Raqqa di poter ricevere un'educazione scolastica adeguata, nei prossimi anni.