Ci troviamo a Lonato del Garda, un comune di circa sedicimila abitanti in provincia di Brescia, dove un uomo di 43 anni, proprietario di una palestra di arti marziali, è finito agli arresti dopo le dichiarazioni shock di alcune allieve ancora minorenni. L'uomo, secondo le deposizioni delle vittime, sarebbe diventato morboso ed ossessivo, andando ben oltre la sua attività professionale, e convincendo le ragazzine ad andare addirittura a letto con lui.
Le accuse che gravano sul maestro di karate sono pesanti e, nello specifico, comprendono: violenza sessuale di gruppo, atti sessuali con minori (pedofilia), prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico.
Sempre in base alle denunce sporte e ai primi risultati delle indagini, Carmelo Cipriano (questo è il nome dell'uomo finito in manette) già dal 2008 avrebbe abusato sessualmente delle ragazzine minorenni, costringendole a consumare rapporti sessuali anche con altri adulti che, evidentemente, avevano stretto un accordo con il proprietario della palestra.
Le dichiarazioni di una vittima: "mi molestava quando avevo ancora 13 anni"
Una delle vittime del maestro di arti marziali - di cui non è stato riportato il nome per motivi di sicurezza e privacy - ha confessato di avere avuto il primo rapporto sessuale con il quarantatreenne quando aveva ancora 13 anni, e che il maestro avrebbe continuato ad abusare di lei anche successivamente, fino a quando non ha trovato il coraggio di denunciare quanto accadeva in quella palestra che, agli occhi degli estranei, appariva come "normale".
Gli inquirenti sostengono che l'uomo - attualmente agli arresti dopo l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare - avesse la capacità di manipolare le giovani allieve a suo piacimento, sfruttandole per atti sessuali singoli o di gruppo. Un'accusa indubbiamente gravissima che graverà per sempre sulla sua persona, anche quando avrà scontato la sua pena e ripenserà a quelle innocenti bambine da lui minacciate e abusate.
Questo, purtroppo, è l'ennesimo caso di violenza sessuale su minori o di pedopornografia che ogni giorno giorno minacciano la vita di tanti bambini indifesi. Solo trovando il coraggio di denunciare quanto accaduto è possibile rintracciare ed arrestare i responsabili, per provare a porre fine a questa terribile piaga, permettendo alla giustizia di fare il proprio corso.