Erano circa le cinque di stamattina, un normale martedì di ottobre che per Antonio Martelli si è trasformato in tragedia. Siamo a Mascalucia, in provincia di Catania, dove da settimane ormai le disgrazie si susseguono una dietro l'altra.
Soltanto sabato scorso, un ragazzo di 25 anni ha perso la vita mentre nuotava in una palestra dell'hinterland catanese, a distanza di pochi giorni a perdere la vita è stato Antonio, di appena 24 anni.
La dinamica dell'incidente
Come abbiamo già anticipato sopra, erano le prime luci dell'alba e Antonio viaggiava sulla sua Peugeot 206 blu direzione via Roma.
E' proprio lì che è situato il bar "Apollo 13" dove il ragazzo lavorava come banconista. Doveva aprire l'attività e iniziare la sua giornata tra caffè e clienti ma, purtroppo, lì non c'è mai arrivato.
Antonio, nato e cresciuto a Mascalucia, si era trasferito a Catania da dove è partito: giunto all'altezza di via Polveriera, al numero civico 29, ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro un muro di pietra lavica. Fatale l'impatto che non ha lasciato via di scampo per il ragazzo.
La macchina si è accartocciata diventando un ammasso di lamiere tanto da richiedere l'intervento dei vigili del fuoco che, con fatica, hanno estratto il corpo di Antonio. Per il giovane, nonostante l'intervento dei sanitari del 118, non c'è stato nulla da fare.
La causa della morte sarebbe da ricondurre ad una gravissima emorragia celebrale.
La strada "maledetta"
Ad avvertire i carabinieri della Stazione di Mascalucia sarebbe stato un passante che, intorno alle 6,30, ha notato l'incidente che, a quanto pare, risulterebbe autonomo. Forse l'alta velocità o forse una distrazione fatale: non è ancora chiara la dinamica del sinistro che ha spezzato la vita di quel giovane.
Un ragazzo solare, con il sorriso sempre sulle labbra che amava quel lavoro che gli permetteva di guadagnarsi qualcosa. Così, in paese, tutti descrivono Antonio. C'è chi, ad oggi, ribadisce il problema di quella strada - fatti di salite e discese repentine - che in molti definiscono come "maledetta". Sono diversi gli incidenti che nel tempo, in quella strada, hanno fatto perdere la vita a diverse persone e messo sottosopra diverse famiglie.
Inoltre, secondo quanto riferiscono alcuni residenti, più volte - all'amministrazione comunale del paese - è stata ribadita la richiesta dell'installazione di dossi in via Polveriera che, a quanto pare, non sarebbe possibile installare perché la strada è trafficata dalle ambulanze.
Quello che è certo è che la morte di Antonio lascia nella disperazione e nello sgomento la famiglia e la fidanzata che, da oggi, vivranno senza un pezzo del loro cuore.