Un clima di crescente tensione a Barcellona ha caratterizzato Il referendum sull'indipendenza della catalogna unilateralmente convocato dal governo della Generalitat e sospeso dalla Corte Costituzionale. Nonostante il diktat del prefetto cittadini catalani di tutte le età si sono regolarmente presentati alle urne per esprimere la propria preferenza. Una presa di posizione che ha provocato la reazione della polizia e gli scontri che hanno causato 761 feriti. Gli agenti anti-ribelli della guardia civile hanno esploso colpi in aria davanti alle scuole e caricato contro i cittadini che volevano manifestare il proprio diritto al voto.
Quasi contestualmente le forze dell'ordine hanno portato via le schede elettorali. La popolazione ha cercato di opporre resistenza alla decisa azione dei mossos. In molti hanno continuato a fare la fila nonostante il deciso invito della guardia civile ad allontanarsi dai seggi. Secondo quanto riferito dai media spagnoli nei violenti scontri sono rimasti feriti anche nove esponenti delle forze dell'ordine. Interventi anti ribelli sono stati effettuati in diverse località della Catalogna.
Numerosi agenti feriti nell'azione anti 'anti-ribelli'
Cordoni di poliziotti e scuole blindate
Nello specifico i principali incidenti si sono verificati, oltre a Sant Julià de Ramis, nelle scuole di Barcellona come l'Istituto Ramon Llull; la scuola Mediterrània a Barceloneta, ed alla scuola Prosperitat di Nou Barris.
Gli uomini della Polizia Nazionale sono stati costretti a formare un cordone di sicurezza per impedire l'ingresso nella scuola di Infant Jesus a Barcellona, dove doveva votare l'ex presidente Artur Mas. Le stesse misure sono state applicate nella scuola Nostra Llar di Sabadell. Incidenti sono stati registrati all'Istituto Jaume Balmes di Educazione Secondaria a Barcellona, dove sono stati allontanati i manifestanti, ed alla Escola Mediterrània, nel quartiere Barceloneta.
I poliziotti sono stati costretti a scontrarsi con un gruppo di persone per entrare nella scuola di Sant Jordi.
'Referendum illegale, ingiustificato e impossibile'
La polizia locale di Sant Vicenç dels Horts ha chiuso le strade che davano accesso al seggio elettorale. Mariano Rajoy ha riferito che i responsabili di quanto accaduto va ascritta a chi ha provocato la rottura della legalità.
Il presidente ha rimarcato il fallimento del voto ed ha assicurato che la maggioranza dei catalani ha dato prova di una grande cittadinanza. 'Sapevamo che il referendum era illegale, ingiustificato ed impossibile'. Le immagini degli scontri verificatisi a Barcellona e nelle altre città catalane hanno fatto il giro del mondo provocando sdegno e accesi dibattiti social.