L’ennesimo concerto finito in tragedia. Questa volta è successo a Las Vegas, nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle 22, le 7 del mattino in Italia. Si trattava di uno spettacolo di musica country a cui stavano partecipando almeno 22 mila persone, delle quali 400 sono rimaste ferite e molte di loro anche gravemente. Due di loro erano addirittura dei poliziotti di Las Vegas in servizio. Si trattava del festival “Route 91. Harvest”.

Il fatto è avvenuto nei pressi del Mandalay Bay Casino e il protagonista è stato un uomo sulla sessantina che ha improvvisamente iniziato a sparare sulla folla.

Non sappiamo ancora nulla riguardo alla nazionalità e alle caratteristiche dell'assassino, ma solo che fin'ora sono 50 le vittime accertate, uno di loro era un agente fuori servizio.

In questo momento delle indagini si sta occupando l’Unità di Crisi della Farnesina e sta verificando anche l’eventuale coinvolgimento di connazionali, collaborando anche con il Consolato Generale di Los Angeles.

Una donna avrebbe avvisato la folla della strage

Il fatto più curioso, però, riguarda la testimonianza di un uomo, presente al momento della Sparatoria, che riferisce di aver visto una donna, allontanata dal concerto perché infastidiva i vicini, che mentre veniva portata via avrebbe gridato "morirete tutti”.

Il tutto è avvenuto solo qualche minuto prima della strage. Ovviamente, nessuno dei presenti le ha creduto, anche perché dimostrava di non essere pienamente consapevole delle proprie azioni. Anche riguardo a questa donna non sappiamo nulla, solo alcune caratteristiche fisiche descritte da chi era nei paraggi.

La polizia ha fermato Mary Lou Danley, donna di origine asiatica, che però non è sembrata coinvolta nei fatti.

C’era già stata una sparatoria lo scorso anno che aveva contato 49 vittime: quella avvenuta ad Orlando, in Florida, tra l’11 e il 12 giugno 2016. In quel caso si era trattato di un uomo americano che aveva deciso di compiere una strage all’interno di un night club di omosessuali. Questa, quindi, con i dati delle vittime che stanno continuando a crescere si sta dimostrando la sparatoria più sanguinosa di tutta la storia americana fin’ora.

Anche Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, ha deciso di esprimere la propria vicinanza nei confronti delle famiglie delle vittime e di coloro che sono rimasti feriti. Ha descritto l’evento come “terribile”. Al cordoglio si è aggiunto lo stesso Papa Francesco definendosi “profondamente rattristato per la sparatoria”.