Si allarga con nuove testimonianze lo scandalo delle attrici molestate da produttori e registi sulla scia del "caso Weinstein". Questa volta a parlare è Tea Falco, pseudonimo di Teresa Falsone, attrice e fotografa catanese che oggi ha 31 anni. L'attrice ha raccontato di essere stata oggetto di molestie quando la sua carriera era agli albori. "Questa vicenda mi è successa quando avevo solo ventuno anni" ha scritto sui social la giovane, che ha ringraziato Asia Argento per aver fatto esplodere il caso.

Lo sfogo di Teresa Falsone

Tea Falco si era trasferita nella Capitale da poco quando su Facebook fu contattata da un regista che l'aveva vista in una clip dove imitava Robert De Niro nel film Taxi Driver.

L'uomo la invita a presentarsi nel suo studio e le chiede di portare con sé i suoi album fotografici. Non le foto da attrice ma quelle artistiche, ed i suoi video. Quando Tea si reca all'appuntamento però si accorge che l'indirizzo fornito dall'uomo non era quello di un ufficio o di uno studio cinematografico, bensì quello della sua abitazione. Il regista guarda le opere della ragazza e le suggerisce che anziché recitare dovrebbe occuparsi della regia.

La situazione però dopo alcune decine di minuti precipita, l'uomo inizia a fare delle avances sempre più concrete. La ragazza gli dice di avere mal di stomaco e che deve andarsene, ma l'uomo replica di essere pranoterapeuta e si offre di farle passare il disturbo.

Ma ben presto dalla pancia le attenzioni dell'uomo passano alle zone intime, e la ragazza gli chiede di fermarsi. L'uomo non insiste ulteriormente, ed in seguito le regala un libro, che Tea riferisce di avere gettato via.

Tea ha cambiato approccio

Questo episodio - racconta Tea - l'ha indotta a cambiare approccio con il mondo dello spettacolo.

"Da quel giorno non ho più detto a nessun regista che avevo la volontà di fare l'attrice, bensì mi proponevo come fotografa e partecipavo ai provini con la mia agenzia senza dire nulla a nessuno". L'attrice sostiene di avere avuto la forza di negarsi, ma sottolinea che alcune ventenni non sono altrettanto forti. "Sarebbe necessario che la scuola e la famiglia educassero alla difesa" scrive l'attrice, che conclude invitando a denunciare casi come questi. "Se molte ragazze vittima di molestie denunciassero, questo sistema cesserebbe" conclude Tea, che sottolinea come le ragazze più ingenue e deboli non riescano a sottrarsi alle avances.