"Agli Stati Uniti conviene spostare le loro basi più lontane dai nostri confini, fuori dalla portata dei nostri missili". Lo stile potrebbe sembrare quello del dittatore nordcoreano, Kim Jong-un, ma le minacce stavolta arrivano dall'Iran. La durissima dichiarazione è di Mohammad Alì Jafari, comandante in capo delle Guardie della Rivoluzione, i temuti Pasdaran iraniani. La tensione tra Teheran e Washington sembra destinata a salire, dopo che il presidente americano Donald Trump ha lasciato intendere di voler 'rottamare' gli accordi sul nucleare sottoscritti dall'amministrazione Obama nel 2015 e di promouvere nuove sanzioni nei confronti dell'Iran.
Le parole di Alì Jafari
Le dichiarazioni del comandante dei Pasdaran sono state riportate dall'agenzia Irna, principale organo di stampa di Teheran. "Se gli Stati Uniti promuoveranno nuove sanzioni contro il nostro Paese - ha sottolineato Jafari - dovranno contemporaneamente spostare le loro basi militari ad almeno 2.000 km dai nostri confini, fuori dalla portata dei nostri missili". Attualmente un buon numero di Pasdaran è impegnato in Siria a supporto dell'esercito regolare di Damasco nella guerra contro l'Isis. "Se gli Stati uniti considereranno i nostri uomini come terroristi, noi faremo lo stesso con i militari americani", ha concluso Mohammad Alì Jafari. Le basi statunitensi più vicine ai confini iraniani si trovano a circa 500 km.