Sta facendo il giro del web in queste ore il video shock che riporta l’aggressione avvenuta ai danni del giornalista Daniele Piervincenzi e del film maker Edoardo Anselmi da parte di Roberto Spada, membro del clan tristemente noto alle cronache per numerose inchieste legate alla malavita.

Il servizio

I due si erano recati ad Ostia con l’intento di raccogliere materiale per la realizzazione di un servizio dedicato al volto del Municipio ostiense in vista delle elezioni, che verrà trasmesso dal programma di Ra2 “Nemo – Nessuno escluso” in onda ogni giovedì alle 21:20.

L’interesse del reporter nei confronti di Spada nascerebbe dal pubblico appoggio di quest’ultimo verso Luca Marsella, candidato di CasaPound, esternato sia sui social che attraverso una foto che ritrarrebbe un abbraccio tra i due. Durante l’intervista Piervincenzi incalza l’aggressore con domande circa le notizie circolate in merito al fatto che il clan Spada avrebbe garantito al partito di estrema destra, con nota matrice neofascista, il 18% dell’elettorato nella zona di Nuova Ostia.

L'aggressione

Il video mostra chiaramente di come, di fronte all’ennesima richiesta di chiarimento da parte del giornalista, l’uomo, che fino a quel momento si era limitato a confusi tentativi per evitare di rilasciare dichiarazioni, e che alla domanda «tu credi che CasaPound possa cambiare le cose a Nuova Ostia?» si era chiuso dietro affermazioni del genere «non lo so, sono problemi vostri, se non lo sapete voi», con uno scatto improvviso ha colpito il reporter con una testata in pieno volto.

Non ancora soddisfatto per il danno inferto, Spada ha preso ad inseguire gli inviati di Nemo accanendosi su entrambi con una spranga ed inveendo brutalmente contro di loro fino a costringerli alla fuga.

Per Piervincenzi, recatosi al Pronto Soccorso di Sant’Eugenio, una frattura al setto nasale con prognosi di 30 giorni.

Roberto Spada ha giustificato l’accaduto definendo il gesto come una naturale reazione dovuta alla presenza del giornalista nella sua palestra, dove in realtà non avrebbe mai messo piede limitandosi a stare sulla soglia, disturbando gli allenamenti e spaventando suo figlio.

Non essendoci flagranza di reato non potranno scattare gli arresti per il membro del clan ostiense, che rispierebbe al momento una denuncia a piede libero per lesioni o, in caso di lesioni gravissime riportate dall’inviato di Rai2, un fermo da parte della polizia giudiziaria.

Le reazioni

Numerosi i messaggi di solidarietà per Piervincenzi ed Anselmi, dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, passando per il sindaco di Roma Virginia Raggi, ai quali si aggiungono i candidati al Municipio X, compreso Luca Marsella che ha sostenuto la propria condanna nei confronti di ogni genere di mafia e criminalità organizzata prendendo le distanze da eventuali favoritismi.

Non è passato, in particolare, inosservato l’intervento di Luciana Di Pillo, candidata alla Presidenza del Municipio per il Movimento 5 Stelle, la quale ha colto l’occasione per chiamare in causa Giorgia Meloni, Monica Picca e tutto il centrodestra con l’accusa di aver sempre “strizzato l’occhio” a CasaPound, appoggiata da membri della malavita. Immediata la reazione della Meloni, la quale ha dichiarato la sua intenzione di denunciare per diffamazione la grillina a causa delle insinuazioni che la annovererebbero tra i “mandanti morali” dell’aggressione, e scagliandosi contro la condotta dei pentastellati definita “squallida”.

Piervincenzi, che si è visto costretto a subire un intervento in anestesia totale, si è detto pronto a perdonare il folle gesto qualora il suo aggressore sia disposto a chiedere scusa alla città di Ostia, e ha esternato tutto il proprio malessere: «sto male» ha dichiarato «e sono stato picchiato solo per aver fatto delle domande».