Dopo il recente test missilistico che, secondo i media di regime è stato un successo, tramite la Tv di Stato la Corea del Nord ha fatto sapere di essere in grado di colpire un qualsiasi punto degli USA: "siamo uno Stato nucleare".

Da Pyongyang, infatti, è stato lanciato l'ennesimo missile balistico intercontinentale: si tratterebbe di un Hwasong-14 (o di una sua evoluzione) in grado di coprire una distanza di 950 km in volo e di raggiungere l'altezza massima di 4.475 km. Questa, dunque, è stata la risposta del Paese nordcoreano al suo reinserimento dopo 9 anni nella lista degli Stati che finanzierebbero il terrorismo.

Una volta terminato il test, Kim Jong-un ha dichiarato che finalmente il suo Paese è entrato a pieno titolo nel novero degli Stati nucleari e che, di conseguenza, in caso di un negoziato pretenderebbe un trattamento pari a quello degli USA. Il missile è caduto in un tratto di oceano controllato dal Giappone, una zona che spesso viene utilizzata per esplorazioni e ricerche in profondità: ad oggi questo sarebbe il ventesimo lancio in un anno da parte della Corea del Nord.

Le reazioni

Dure le reazioni di Corea del Sud e Giappone che hanno definito inaccettabile il nuovo test, chiedendo una riunione straordinaria del consiglio di sicurezza dell'ONU, mentre la Francia ha chiesto un inasprimento delle sanzioni contro il regime nordcoreano.

Tuttavia, le dichiarazioni più sorprendenti sono state quelle del Segretario alla Difesa americano, Mattis: "Il missile è andato molto in alto, francamente più in alto di quello che ci aspettavamo". Rex Tillerson, invece, ha chiesto alla comunità internazionale di prendere seri provvedimenti al di là delle sanzioni, come ad esempio: "Proibire il traffico marittimo verso e dalla Corea del Nord".

Ad ogni modo, almeno per ora le soluzioni diplomatiche restano sul tavolo, mentre Trump ha dichiarato che se ne occuperà a tempo debito, ribadendo che gli Stati Uniti resteranno al fianco degli alleati nell'area asiatica.

Il missile

Alle 4:30 (orario italiano) del 28 novembre è stato lanciato il nuovo missile Hwasong-14 che ha volato per circa cinquanta minuti, sorvolando il Mar Cinese e atterrando a duecentocinquanta chilometri dal Giappone, nell'area economica esclusiva nipponica.

Il vettore ha raggiunto un apogeo di 4.475 km ed è stato utilizzato per far capire agli avversari politici che il regime nordcoreano è in grado di colpire qualsiasi punto nel mondo. Nello specifico, questo test è stato utile al regime di Pyongyang per constatare che il vettore può osservare una traiettoria diretta, senza sorvolare Paesi terzi. Inoltre si sarebbe stimato che il raggio del missile sarebbe di circa tredicimila chilometri, e qualora questi numeri fossero confermati, vorrebbe dire che la Corea del Nord avrebbe la possibilità di colpire praticamente ovunque.