Le immagini della donna musulmana ripresa mentre camminava con aria indifferente fra i cadaveri sul Ponte di Westminster, a Londra, dopo l'attentato del 22 marzo scorso erano state manipolate da un troll russo. Dopo svariati mesi, a riportare la notizia è il quotidiano britannico Indipendent. Viene fatta luce sia sull'account Facebook che per primo pubblicò la foto sia su un recente rapporto che indica come i social network subiscano, in maniera negativa, sempre più l'attenzione da parte dei governi nazionali. Siamo di fronte, apparentemente, ad una guerra nuova e, paradossalmente, senza confini.

La fake news sulla donna musulmana di Londra

In un mondo sempre più connesso, dove il confine fra realtà e fantasia è sempre più labile, si nascondono delle vere e proprie organizzazioni, il cui fine è di assecondare il volere di questo o quell'altro governo. Così facendo, le fake news trovano ogni giorno terreno fertile per poter essere condivise da migliaia di persone, finendo sotto gli occhi di un americano quanto di un italiano o un indiano. Tornando alla notizia principale, ad aver condiviso per primo la falsa notizia fu l'account twitter Southlonestar, che rientra - secondo quanto scritto dall'Indipendent - nella fabbrica dei troll assoldati dal governo russo.

L'account in questione vanta oltre 16 mila follower ed è associato al profilo di Texas Lone Star.

Nella descrizione del profilo si può leggere quanto segue (tradotto): "Un orgoglioso patriota texano e americano". Analizzando la sua attività a ritroso, Southlonestar sostenne attivamente la corsa presidenziale alla Casa Bianca di Donald Trump, che sarebbe poi divenuto il 45° presidente degli Stati Uniti d'America. In precedenza, aveva twittato in favore della Brexit nel giorno dello storico referendum per il Paese inglese.

La foto scattata dopo l'attentato era reale

L'unica cosa reale della fake news inventata ad arte dal troll russo era l'immagine stessa. A raccontarlo è l'autore di quello scatto, Jamie Lorriman. L'uomo all'Indipendent ha affermato che la donna musulmana era visibilmente traumatizzata per quanto era appena successo e che, come gli altri, era in fuga dal Ponte di Westminster della capitale inglese per fuggire dall'orrore dell'attentato.

Nessuna indifferenza, dunque, da parte della ragazza coperta dal velo, come invece fatto credere a migliaia e migliaia di utenti sui social dall'account Twitter Southlonestar, ma un comportamento analogo a quello tenuto da tutti gli altri presenti sul ponte quel giorno.