Quando si parla dei misteri e delle stragi che hanno caratterizzato la storia italiana, spesso si finisce per parlare di mafia, servizi segreti e logge massoniche. Il giornalista Sandro Ruotolo in qualità di inviato di Fanpage.it è andato a parlarne con Giuliano Di Bernardo, che dal 1990 al 1993 è stato alla guida della loggia massonica italiana più importante, il "Grande Oriente d'Italia", che raccoglie oltre 23mila "fratelli" suddivisi in 850 diverse logge. Inoltre Di Bernardo è uno dei testimoni dei giudici di Reggio Calabria che portano avanti l'inchiesta sull'ndrangheta stragista.

Per la prima volta l'ex Gran Maestro accetta di raccontare i retroscena di quei terribili anni, caratterizzati dal tentativo di colpo di stato portato avanti con la strategia terroristica di mafia e 'ndrangheta.

Le confessioni dell'ex Gran Maestro

Di Bernardo esordisce sostenendo che il 1992 sarà ricordato dagli storici che studieranno l'Italia come "l'anno terribile", e lui in quel periodo era ai vertici della massoneria. Poi l'ex Gran Maestro segue con dichiarazioni molto forti: "non è che l'ndrangheta si è infiltrata dentro le logge, l'ndrangheta controlla le logge, perché li c'è una concentrazione della mafia totale" afferma, sottolineando di non avere mai rivelato queste cose a nessuno. Alla domanda di Ruotolo se "si è massoni per tutta la vita" Di Bernardo risponde affermativamente, e precisa che "non si nasce massoni, bensì lo si diventa mediante l'iniziazione".

La Loggia P2

Secondo l'ex Gran Maestro la Loggia P2, ritenuta eversiva e disciolta a seguito di un'indagine giudiziaria che coinvolse eminenti personalità nel 1982 non sarebbe stata un'invenzione di Licio Gelli, che quando esplose lo scandalo era il "Maestro Venerabile" della loggia, bensì la sua fondazione risalirebbe alla seconda metà dell'Ottocento, e sarebbe stata creata per garantire riservatezza ai personalità importanti che ne facevano parte, come i vertici del governo, dell'esercito, delle banche, e personaggi pubblici come i poeti Carducci e Pascoli.

E secondo l'ex Gran Maestro anche dopo lo scioglimento della P2, nonostante il divieto di legge introdotto sarebbero continuate ad esistere logge "coperte". Di Bernardo svela inoltre i retroscena delle guerre intestine alla massoneria portate avanti da diverse logge, che intendevano prevalere l'una sull'altra, e numerosi altri retroscena che si intrecciano con la storia italiana di quegli anni.

Di seguito vi proponiamo il video con l'intervista integrale.