Ancora violenze perpetrate ai danni di due ragazzine di appena 14 anni a Roma. 'Alessio il Sinto' è il nome usato su Facebook dal pregiudicato 21enne autore degli stupri. Anche in questo caso, come purtroppo accade sempre più spesso, l'unione tra vittima e carnefice passa attraverso i fili del web.

Il ragazzo di origini bosniache mentiva dicendo di essere imparentato con una potente e ricca famiglia malavitosa. La ragazza, ascoltando queste storie, probabilmente data anche la sua giovane età, è rimasta affascinata e dopo varie chat ha accettato di incontrarsi con 'Alessio il Sinto'.

La 14enne all'appuntamento non si presenta sola, ma con un'amica. Anche il giovane però si fa accompagnare da un complice.

A quel punto scattano le orribili violenze. La ragazza viene malmenata, legata ad un albero e violentata mentre l'amica viene tenuta ferma dal complice dell'adescatore. Terminato con lei sarà l'altra giovane donna a subire la stessa atroce sorte.

Paura di denunciare

Come spesso accade la denuncia non parte subito. Le due ragazze erano terrorizzate e si vergognavano di essere cadute ingenuamente in questa trappola. Ma non solo. Alessio il Sinto ha perpetrato anche una forma di violenza e ricatto psicologici nei confronti delle sue giovani vittime. Telefonava regolarmente a casa e domandava alla madre per quale motivo la ragazza non volesse più frequentarlo.

Un meccanismo psicologico spietato che rende la vittima schiava dei sensi di colpa e della paura.

L'istinto dei genitori

Fortunatamente, in questa tragedia, i genitori sono stati attenti a vari segnali inviati dagli strani comportamenti delle ragazze. Fino a riuscire ad ottenere da una di loro la confessione di quanto accaduto.

Dopo essersi vicendevolmente interpellati hanno quindi deciso di sporgere denuncia. I due nomadi sono, infine, stati arrestati.

Il Prefetto di Roma, dopo essere venuto a conoscenza di questo orribile fatto, ha espresso la sua solidarietà alle famiglie delle vittime ed ha lanciato un importante messaggio a tutta la popolazione.

Ha dichiarato che per Roma è un momento difficile. Pur non volendo fare allarmismo, ammette che ci sono tanti episodi di violenza e intolleranza che vedono protagonista la capitale. Si riferisce in particolare modo alle violenze ultrà e ad atteggiamenti equivoci fuori dalle discoteche. Ciò nonostante invita a continuare a denunciare e dice chiaramente che "nessuno deve avere paura".