Nell'ottobre 2017 il noto produttore americano Hervey Weinstein è stato accusato di aver commesso nel corso della sua carriera numerosi atti di molestie e abusi sessuali su attrici e dipendenti. A denunciare gli atti sono state proprio le vittime, tra cui l'attrice McGowan, comunemente conosciuta nei panni di Paige Matthews nella serie televisiva Streghe.

A seguito delle accuse, il produttore di Pulp Fiction e altri famosi film è stato licenziato dalla Weinstein Company, compagnia che egli stesso aveva fondato con suo fratello Robert, ed espulso dall'Accademia degli Oscar.

L'articolo di Ronan Farow svela come il produttore soffocava le accuse

Il giornalista Ronan Farow, ex consigliere governativo statunitense e figlio del grande regista Woody Allen, ha a lungo lavorato su questo caso, dichiarando di aver avuto delle difficoltà nel trovare una testata giornalistica che fosse disposta a rendere pubblico lo scandalo, pubblicato poi sul periodico statunitense New Yorker. Egli approfondisce il caso e mette in luce gli escamotage che il produttore utilizzava con le sue vittime per occultare le accuse: Weinstein aveva a libro paga spie, giornalisti e ex agenti del Mossad che usufruivano di identità false per mettersi in contatto con chi intendeva accusarlo pubblicamente di molestie.

A partire dall'autunno del 2016 il produttore americano ha ottenuto molte informazioni, utilizzate per intimorire o screditare le accusatrici.

L'uso di agenzie investigative

Tra le agenzie di sicurezza private assunte dal produttore per tenere sotto controllo la situazione vi sono la Kroll, importantissima società americana, e la Black Cube, un'impresa guidata da ex ufficiali del Mossad e altre agenzie di intelligence israeliane.

Due investigatori di Blake Cube hanno incontrato più volte con l'inganno Rose McGowan, prima che l'attrice esponesse pubblicamente denuncia. Uno degli investigatori ha utilizzato un'identità falsa e ha ricoperto il ruolo di avvocato e attivista per i diritti delle donne, registrando segretamente i quattro incontri.

Quest'ultimo è solo uno dei tanti modi utilizzati da Weinstein per estrapolare informazioni sulle probabili accuse.

Altre volte erano dei giornalisti o reporter a indagare sui dettagli dei racconti delle donne, per comprendere il genere di accusa che erano pronte a muovere nei suoi confronti.

Queste strategie sono state utilizzate da Weinstein e il suo team per essere costantemente informati sui nomi delle vittime che parlavano e che erano disposte a parlare pubblicamente dei fatti accaduti.