Probabilmente il motivo di questo successo è da attribuire all'ostracismo televisivo, e non solo, che i "fascisti del terzo millennio" hanno affrontato nel corso degli ultimi anni. Tutto d'un tratto la televisione scopre che esiste un movimento, che viene dal popolo, che sta riscuotendo un enorme successo nelle periferie della capitale e nelle piccole città.

Casapound batte Di Maio negli ascolti televisivi

La presenza del vicepresidente del movimento della tartaruga frecciata, Simone Di Stefano, quando viene ospitato in TV sembra ottenere molti occhi puntati.

Non è detto che i telespettatori siano tutti supporter di casapound ma senz'altro la presenza di un movimento dichiaratamente fascista suscita molta curiosità nel popolo italiano. Probabilmente di questo risultato televisivo ne erano a conoscenza i produttori TV, e sapevano che un personaggio "forte" come Di Stefano avrebbe avuto il suo seguito e per questo motivo lo hanno sempre tenuto in disparte. Ma si sa, i risultati elettorali non si possono ignorare e da un certo punto di vista sono stati costretti ad ospitarlo in televisione. Sicuramente il caso Spada ha giocato un ruolo importante per la notorietà negli ultimi giorni, ma bisogna ammettere che il movimento si è smarcato bene quando incalzato sull'argomento.

Il vicepresidente di Casapound, ora diventato anche segretario del movimento, è stato ospite di Corrado Formigli a Piazza Pulita e di Lucia Annunziata su Rai 3 facendo registrare un record di ascolti. Di Stefano, mentre veniva sottoposto a un processo mediatico da parte degli altri ospiti e dei conduttori, ha intanto fatto crescere lo share verso numeri mai registrati prima.

L'Annunziata ha addirittura registrato un 8,3% quando di solito incassa un modesto 6,5, invece Di Maio a Che Tempo che fa di Fabio Fabio non è riuscito a farne aumentare i numeri.

Record anche a Piazza Pulita

Sicuramente sia Formigli che l'Annunziata avrebbero fatto volentieri a meno di ottenere telespettatori grazie a Casapound, ma tant'è che entrambi i programmi hanno portato a casa un 2% di share in più del solito.

Si sa che nell'ambiente televisivo, specialmente quello privato, contano moltissimo gli ascolti; questo perché la logica del marketing pubblicitario che ci sta dietro la fa spesso da padrone. Si è dunque innescato un circolo vizioso da cui non riusciranno a uscirne facilmente, da una parte c'è l'etica e il pensiero antifascista dei conduttori, ma dall'altra c'è il mercato, dunque i soldi.