La Tari è uno degli argomenti più caldi della cronaca degli ultimi giorni. Secondo le indiscrezioni delle ultime ore, dopo un controllo accurato, molti comuni italiani hanno gonfiato la Tari per errore. Un giovane parlamentare del Movimento 5 Stelle, Giuseppe L'Abbate, con l'aiuto del suo commercialista ha notato che ne versamento della tassa sui rifiuti qualcosa non quadrava e ha chiesto un'interrogazione parlamentare. Il suo comune, Polignano a Mare nel barese, nel suo regolamento per la Tari aveva applicato la quota variabile a tutte le pertinenze dell’utenza domestica, compresi box e cantine.

Il problema è che se si hanno box e cantine, la Tari andrebbe applicata una sola volta e non due: la quota variabile deve essere presente soltanto per l'abitazione e non per le eventuali pertinenze. Secondo il Sole 24 ore sono tante le città ad aver sbagliato, anche grandi Comuni italiani.

Scandalo anche nel Salento: in molti Comuni si è pagata più Tari

Le associazioni dei consumatori si stanno già muovendo per controllare meglio la situazione, anche nel Salento. Di certo, tocca ai cittadini informarsi e controllare i loro pagamenti. Il rimborso, infatti, non è automatico. Dev’essere chiesto dai contribuenti direttamente oppure attraverso le associazioni dei consumatori.

Secondo le prime indiscrezioni pare che anche il Comune di Lecce ha fatto registrare lo stesso errore.

"Se anche il Comune di Lecce è incorso nell’ errore di calcolo della TARI (così come appare dalle lettura di alcune cartelle di pagamento, notificate) rimborsi, rapidamente, ai contribuenti leccesi le somme illegittimamente riscosse " ha tuonato Rita Quarta, di Articolo Uno. Ha poi aggiunto che, nel caso di certificato errore, bisognerà subito attivare le misure per il rimborso delle somme riscosse ingiustamente.

Di certo, la svista è stata trasversale e senza colori: il problema del conteggio errato della Tari si sta riscontrando in tutte le zone d'Italia. Insomma, nei prossimi giorni non saranno pochi i cittadini che cercheranno di avere un rimborso per un errato calcolo della tassa. Dunque, nelle ultime ore, è scoppiato il caos Tari e di certo i Comuni dovranno lavorare molto per regolarizzare il tutto: ci tanto sarà da lavorare.

Tari: il rischio della beffa?

Secondo l'Anci, associazione di Comuni, visto l'esborso inatteso e l'obbligo di legge di coprire con la Tari i costi del servizio di nettezza urbana, è ora inevitabile una revisione al rialzo di una delle gabelle più salate con cui gli italiani devono avere a che fare. Insomma, il rischio è che, dopo il danno si possa anche verificare la beffa per i cittadini italiani.