Vincere una bella somma al "Gratta e Vinci" ed estinguere il mutuo, cambiare automobile o concedersi una lunga vacanza è indubbiamente il sogno di molte persone. Tra le tante persone c'è anche chi prova a dare "una mano" alla fortuna falsificando il tagliando e provando a riscuoterlo. Seppure in diminuzione rispetto al passato, ogni anno c'è chi finisce nei guai per aver alterato dei biglietti del "Gratta e Vinci" per riscuotere indebitamente delle somme di denaro. Nel 2011 le denunce di questo tipo furono ben 126, mentre nel 2013 i casi di questo tipo scesero a 59.
L'anno scorso sono stati 28 mentre quest'anno sono 17. La difesa delle persone che finiscono nei guai è quasi sempre la medesima: affermano di avere trovato il tagliando per terra, di averlo raccolto e di non essersi accorte che fosse modificato, e quindi di averlo presentato per la riscossione. Ma questa scusa - che sia veritiera o meno - non è sufficiente per evitare le sanzioni previste per avere provato a riscuotere un tagliando falsificato.
Come funziona la truffa
Investireoggi.it riporta la vicenda di un padre e un figlio, che sono finiti sotto processo per truffa a Roma dopo aver provato ad incassare un premio da 50mila euro al "Maxi Miliardario". I due avrebbero unito in modo accurato la metà di due diversi tagliandi, andando a comporre quello che a prima vista appare come un biglietto vincente.
Il tagliando appariva integro e reale, ma si trattava di un falso che è stato smascherato. Negli ultimi anni i sistemi di verifica dell'autenticità dei tagliandi sono diventati sempre più sofisticati proprio per evitare casi come questo. C'è anche chi prova ad incassare somme più modeste, esigibili direttamente nelle ricevitorie, spesso approfittando delle ore di punta più caotiche per fare affidamento su una distrazione del commerciante.
Tuttavia ormai il sistema di controllo è automatico, pertanto la possibilità che la truffa riesca è veramente esigua.
I metodi per falsificare i biglietti
I sistemi adottati dai truffatori per "creare" biglietti vincenti sono molteplici, un po' come avviene per le banconote. Dal "copia incolla", all'impiego di trasferelli o inchiostri speciali, fino a comporre un biglietto vincente utilizzandone due perdenti, come nel caso descritto sopra finito in mano ai magistrati di Roma.
Per quanto il falsario possa essere scaltro, i codici riportati sui biglietti, che vengono verificati per accertare la veridicità della vincita, non mentono, pertanto è bene non farsi venire strane idee, e anche nel caso che troviate un presunto biglietto vincente per terra, è necessario essere cauti.