Un atto di altruismo è stato compiuto dalla classe 5°E del Liceo linguistico Amaldi di Novi Ligure. I ragazzi si sono sottoposti al vaccino contro l’influenza stagionale per proteggere dalla malattia un loro compagno, il quale, a causa della lotta contro il tumore, ha il sistema immunitario compromesso. La loro decisione è stata presa dopo essere venuti a conoscenza del principio medico chiamato “immunità di gruppo”. Questo illustra un fenomeno definito come "protezione indiretta" dalle malattie infettive. Perchè la protezione sia valida è necessaria solo una condizione: che il 95% dei componenti del gruppo diano immuni dalla malattia.

Come dimostrato dagli esperti del settore, l'immunità "diretta" si ottiene sottoponendosi alla vaccinazione.

In questo modo anche il restante 5% che, per vari motivi non si è potuto sottoporre al vaccino, è al sicuro dal contrarre la malattia in quanto essa non ha la possibilità di propagarsi all’interno del gruppo stesso.

Vaccini sì e vaccini no

Il generoso gesto avviene in un periodo dove il dibattito sui vaccini è aspro e il movimento “antivaccinista” sembra raccogliere un numero sempre maggiore di consensi nonostante la posizione della comunità scientifica a riguardo sia chiara. Numerosi sono gli studi portati avanti da quest' ultima che provano la falsità delle affermazioni che individuano i vaccini come la causa di malattie come l'autismo ma rimane forte e viva la voce di coloro che non sono in linea con questo pensiero.

Numerose campagne di sensibilizzazione da parte del governo

Negli ultimi anni, parti del governo hanno portato avanti numerose campagne di sensibilizzazione (come quella approvata dal convegno della Fnomceo "Vaccinazioni oggi", tenutosi a Roma nel giugno 2016, e basata sulla diffusione di immagini shock raffiguranti i bambini e adulti colpiti dalle malattie infettive) per far fronte al calo delle vaccinazioni ma, essendo esse risultate poco efficaci, ha infine emanato una legge che ne sancisce l'obbligatorietà pena provvedimenti di varia natura compresa l'esclusione del bambino non vaccinato dalle strutture ricreative e educative pubbliche e private.

Ricollegandoci al fatto di cronaca sopracitato, la ministra della Salute Beatrice Lorenzin tramite Facebook si è congratulata con i ragazzi e ha sottolineato come nei casi in cui è in gioco la salute di una persona a noi cara i “sospetti immotivati e fake news che viaggiano sul web” vengano messi da parte insieme a qualsiasi dubbio.