Due giovani di 22 e 24 anni, sono stati arrestati e ristretti ai domiciliari dai carabinieri di Marcianise, perché accusati di aver minacciato e cercato di estorcere del denaro ad un prete di 45 anni di Succivo. La misura è stata decisa dal Tribunale di Napoli Nord di Aversa, collocato presso il castello aragonese. I due sono stati arrestati in flagranza di reato. Dalle ricostruzioni è emerso che i ragazzi - entrambi residenti a Succivo, ma uno di origini extracomunitarie - avrebbero prima avuto rapporti sessuali consenzienti e a pagamento con il parroco, e poi lo avrebbero ricattato per ottenere un ritorno economico.
Secondo gli inquirenti, i giovani durante uno dei rapporti a tre avvenuto in chiesa, avrebbero deciso di riprendere con un telefonino le scene a luci rosse con il prete, per poi utilizzare il video in un secondo momento per scopi estorsivi. I due arrestati si sarebbero recati dal parroco succivese, intimandogli di consegnare ventimila euro, in caso di mancato versamento gli ex amanti avrebbero provveduto a diffondere le riprese piccanti rovinandogli la reputazione e la vita.
La denuncia del prete tormentato dai suoi giovani gigolò
A denunciare l'accaduto è stato proprio il sacerdote, che vessato dai due ragazzi ha deciso di prendere la situazione di petto e di non soccombere alle loro richieste.
Il prete stanco delle continue richieste di soldi dei suoi ex partner sessuali, avrebbe deciso di denunciare la storia alle forze dell'ordine.
In queste ore, gli investigatori stanno cercando di recuperare il video, per riuscire a ricostruire l'esatte dinamica e per cercare di appurare la veridicità dei fatti denunciati, per questo motivo sono stati sequestrati gli smartphone degli arrestati.
Nel frattempo, gli indagati si sono chiusi in un silenzio tombale e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Solo uno dei due, ad un certo punto ha deciso di rendere una dichiarazione spontanea dinnanzi al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Napoli Nord, situato presso la città normanna.
Intanto, nel comune dell'Aversano la notizia si è diffusa tra i cittadini che sono rimasti scioccati per quanto sarebbe avvenuto tra le mura della struttura religiosa.
Fortemente amareggiati soprattutto i fedeli, molti dei quali si stanno chiedendo con quali soldi siano stati pagati i due ragazzi. Il dubbio è che le offerte donate durante le funzioni religiose, siano state utilizzate per pagare le prestazioni sessuali di cui avrebbe goduto il sacerdote.