Prontezza di riflessi e grande lucidità per un settantanovenne di Padova che giovedì, poco prima delle cinque del mattino, è stato svegliato di soprassalto dai rumori provenienti dalla caffetteria sotto la sua abitazione: affacciatosi alla finestra, Antonio Borille, noto per essere stato il proprietario del famoso locale Red Palace di Carpanedo di Albignasego, ha notato alcune persone intente a gesticolare di fronte alla vetrina sfondata con un piede di porco della caffetteria Coccinella.

Di primo acchito, resosi conto delle cattive intenzioni dei loschi individui, l'uomo ha aperto la finestra e ha intimato loro di andarsene, senza però sortire alcun effetto.

La decisione di imbracciare il fucile

I ladri non hanno dato alcuna importanza all'uomo che gli stava intimando di allontanarsi dal locale, continuando nella loro azione furtiva come se sulla fosse accaduto: la banda, infatti, è rimasta nei pressi della caffetteria con il chiaro intento di introdurvisi per portare a termine un furto. A questo punto Antonio Borille, il settantanovenne, con assoluta calma ha preso la sua carabina Cockerill regolarmente detenuta, l'ha caricata con due colpi alla volta e, senza timore, ha sparato in aria per ben 6 volte.

I malviventi, sorpresi dal gesto dell’uomo, non hanno esitato a fuggire a gambe levate, abbandonando la Ford Fiesta ancora in moto, risultata poi rubata a Masera per compiere il furto.

Una sconcertante lucidità

A dispetto delle notizie che si leggono quasi quotidianamente e che riportano vicende relative a malviventi sorpresi a rubare in casa e feriti o uccisi dai proprietari, in questo caso solo la sorprendente lucidità di Antonio Borille ha evitato che la vicenda finisse in tragedia. L'uomo, detentore di una carabina di produzione belga, ha infatti rivolto l'arma in aria prima di fare fuoco, con il solo scopo di impedire il furto e di mettere in fuga i malviventi, senza procurare danno alcuno.

La banda, composta da tre persone, dopo aver rubato una Ford Fiesta grigia, si è divisa lasciando un componente all'esterno come palo, mentre gli altri due si occupavano di sfondare la vetrina della caffetteria Coccinella che, se oggi può riaprire pur con qualche danno, deve solo ringraziare la prontezza di riflessi e la lucidità del vicino di casa che, a dispetto dei suoi settantanove anni, ha dimostrato grande controllo in un momento particolarmente delicato e potenzialmente rischioso per la sua vita. Infatti qualora ai colpi esplosi in aria dall'uomo i malviventi avessero risposto scatenando una sparatoria, la situazione avrebbe potuto avere dei risvolti ben più tragici.