Aaron Graser, è questo il nome dell'uomo che la scorsa sera è stato arrestato con l'accusa di aver abusato del corpo senza vita della fidanzata. Mentre veniva trasportato al comando di polizia, l'uomo avrebbe giustificato le sue azioni affermando continuamente che il suo era solo un tentativo di rianimarla. "Credevo stesse solo dormendo" queste sono le parole che Aaron Graser ha detto in sua difesa al momento dell'arresto e durante l'interrogatorio, giustificando così la sua azione nel tentativo di riuscire ad evitare il carcere.
Secondo quanto dichiarato dall'uomo, la ragazza respirava ancora ed emetteva dei gorgoglii nel sonno, proprio per questo non ha minimamente pensato che la giovane era già passata a miglior vita ed avrebbe cercato di rianimarla in un modo decisamente particolare: facendo sesso con il cadavere della poverina.
Un metodo decisamente particolare per risvegliare una persona che, a suo dire, avrebbe solamente perso conoscenza. Avrebbe inoltre ammesso che alla giovane non piaceva avere rapporti carnali con lui e che aveva approfittato della situazione per stuzzicarla ed infastidirla, ma quando al termine del rapporto la ragazza non ha minimamente dato cenni di vita l'uomo si è trovato costretto a chiamare un amico paramedico che, giunto sul luogo, ha analizzato il corpo della ragazza comunicandone il decesso. I rumori che sentiva non erano altro che lo spostamento dei gas all'interno del corpo della ragazza.
L'autopsia ed il processo con l'accusa di necrofilia
La necrofilia, secondo la medicina, sarebbe uno stato di perversione sessuale che costringe un determinato soggetto all'attrazione fisica nei confronti di un corpo senza vita.
Una perversione quasi macabra che è costata il carcere a molte persone e che, in questo ultimo periodo, potrebbe costare caro ad Aaron Graser, che avrebbe abusato sessualmente del cadavere della propria fidanzata. Una versione poco credibile la sua, che non ha minimamente convinto le forze dell'ordine che hanno così optato per sequestrare il corpo della giovane, sottoposto quasi subito ad autopsia, ed a porre in stato di fermo il fidanzato della vittima.
Dai risultati dell'autopsia, sono state riscontrate tracce di sostanze stupefacenti che avrebbero portato la giovane ad una morte per overdose. Si attende ora il processo nei confronti del compagno della vittima. Per aggiornamenti su questa ed altre notizie di cronaca, continuate a seguirci.