Un omosessuale in ospedale sarebbe stato pesantemente 'bullizzato' da un medico. Il fatto è accaduto a Napoli. Un uomo tesserato all'associazione Arcigay della città Partenopea, si è rivolto all'Ospedale Cotugno per sottoporsi a una visita di controllo in seguito a un intervento chirurgico a cui era stato sottoposto precedentemente. Il paziente era stato operato due volte; a settembre per un ascesso e nel mese di dicembre per una fistola perianale. Il medico che lo ha visitato, secondo il racconto dell'uomo, già in precedenza aveva ironizzato volgarmente sulla funzionalità e sull'utilità dei suoi organi genitali generando una situazione di bullismo, discriminatoria.

Il paziente, durante l'accertamento sanitario, ha cercato di ottenere dal medico delle risposte riguardo al suo stato di salute post-operatorio, ponendo domande relativa alla normale ripresa della sua vita sessuale. Il medico a quel punto si sarebbe arrabbiato definendo l'omosessualità una patologia a lui sconosciuta; di fronte all'impegnativa che richiedeva nuovi accertamenti, innervosito l'avrebbe strappata.

L'azienda sanitaria avvisa che farà un'indagine per accertare il caso altamente discriminatorio e prenderà provvedimenti in merito

La denuncia è stata fatta dall'associazione Arcigay di Napoli. Il direttore generale dell'azienda Ospedaliera dei Colli, Giuseppe Matarazzo, alla quale fanno capo gli ospedali Monaldi, Cotugno e Cto, fa sapere che sarà avviata un'indagine per verificare la veridicità del fatto denunciato dal paziente e per prevenire ulteriori episodi discriminatori, assicurando che saranno presi provvedimenti nei confronti del medico un accurato accertamento dei fatti.

L'Argigay di Napoli ritiene la gravità delle affermazioni del medico ancora più consistenti in quanto l'azienda sanitaria Cotugno da sempre collabora con L'Arcigay della città partenopea per la lotta alle malattie sessualmente trasmissibili.

La vicenda verificatasi avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi ed è questo che ha spinto l'uomo a denunciare il medico.

Il malcapitato, dopo essere uscito dalla struttura ospedaliera, si è chiesto come avrebbe potuto reagire un ragazzino sentendosi umiliare e deridere da un medico, così come era accaduto a lui. Ha deciso di denunciare il fatto all'Arcigay per evitare che si verificassero altri episodi del genere.

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