E' successo il 18 gennaio 2018, un uomo 36enne residente in Piemonte è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Como, su disposizione della Procura della Repubblica di Milano, con l'accusa di aver commesso reati di prostituzione minorile e violenza sessuale. A denunciarlo è stata una minore, dopo essere stata vittima dell'uomo, così i carabinieri hanno iniziato le indagini relative alla prassi messa in atto dall'uomo nel momento di adescamento. L'uomo spiava e contattava le minori mediante i social network - Facebook -, promettendo un compenso di 80 euro ad appuntamento, con l'aggiunta di shopping e regali costosi come, ad esempio, "Iphone", trucchi e macchine fotografiche, oggetti il cui valore si aggira tra i 600-800 euro.
Dunque, mettendosi d'accordo con le minori attraverso i social sulle modalità d'appuntamento, l'uomo le incontrava, e nascondendole nel baule della propria macchina l'uomo le portava in hotel, consumando il rapporto sessuale. Le indagini sono durate 8 mesi e hanno permesso di accertare 16 episodi in cui l'uomo è coinvolto in atti di Voyeurismo e consumazione di atti sessuali con minori.
Il disturbo psichico sessuale: psicopatologia della sessualità
L'etica e la morale insita nella nostra cultura contemporanea, delinea quali pensieri e comportamenti sessuali sono ritenuti accettabili e quali non lo sono. A regolamentare il tutto, entra in gioco anche la scienza, con l'aiuto dello studio psicologico della sessualità che, parlando di parafilie e disfunzioni sessuali, ha sistematizzato la teoria sulla sessualità.
Spesso, tuttavia, la psiche umana comune non ha bisogno di avere la conoscenza di queste basi scientifiche per categorizzare qualcosa di sessuale come riprovevole, in quanto i soggetti del pensiero e del comportamento sessuale di alcuni individui sono, molto spesso, impotenti, deboli, così come è nel caso dell'abuso sessuale su delle giovani di minore età.
Il caso dell'uomo piemontese che adescava delle minori mediante i social network, è uno di questi casi, tuttavia, il comportamento ha alla base un funzionamento psicologico che ne disegna un disagio psichico, rintracciabile nel "voyeurismo" e nella pedofilia. La psicologia e la psichiatria, attraverso i loro manuali d'uso comune, quali nei rispettivi campi PDM e DSM, hanno sistematizzato i vari disturbi sessuali osservabili nella psiche di un soggetto.
Nel caso del DSM, la psicopatologia inerente alla sessualità richiede di prendere in analisi una serie di fattori multidimensionali e interdipendenti, di natura bio-psico-sociale, che ci permettono di comprendere, in modo profondo e valutando criticamente i giudizi inevitabili, una delle sfere esistenziali ed esperienziali maggiormente significative per l'uomo. I disturbi sessuali in questo manuale, dunque, vengono distinti sulla base di disfunzioni sessuali, parafilie e disturbi dell'identità di genere. Le disfunzioni sessuali rappresentano i cosiddetti disturbi della fisiologia della risposta sessuale, e comprendono: disturbi del desiderio sessuale, disturbi dell'eccitazione sessuale, disturbi dell'orgasmo, disturbi da dolore sessuale, disfunzione dovuta a una condizione medica generale, disfunzione sessuale indotta da sostanze e disfunzione sessuale non altrimenti specificata.
Le parafilie, invece, rappresentano la "perversione" sessuale come disagio psicologico, ossia una deviazione rispetto all'atto sessuale normale, ne fanno parte: il feticismo, la pedofilia, il feticismo di travestimento, l'esibizionismo, il voyeurismo e il frotteurismo. Per quanto concerne i disturbi dell'identità di genere, gli studiosi li hanno definiti come l'insieme di quei comportamenti sessuali caratterizzati da un senso di insoddisfazione nei confronti del proprio corpo sessuato vissuto come estraneo e fonte di vergogna, e dal desiderio di possedere il corpo del sesso opposto al proprio.
Il caso di voyeurismo e la sue dinamiche psicologiche
Nel caso dell'uomo di 36 anni arrestato dai carabinieri di Como, è possibile rintracciare un disturbo psicopatologico, chiamato voyeurismo.
Questo disturbo psicologico viene definito nel campo di studi psicologici e psichiatrici come la condotta attraverso cui è possibile trarre un senso di eccitazione sessuale, quasi esclusiva, mediante l'attività di spiare, a loro insaputa, altre persone, solitamente del senso opposto, mentre si stanno spogliando o stanno avendo rapporti sessuali. L'orgasmo viene solitamente raggiunto tramite la pratica della masturbazione. Comportamenti voyeuristici sono molto comuni nei bambini o negli adolescenti nella loro forma di curiosità sessuale. Alla base di tale disturbo ci sarebbe secondo il padre della psicoanalisi Sigmund Freud, un regressione a forme di sessualità infantili, che è prodotto della difesa dall'angoscia.
Un altro psicoanalista e studioso, Otto Fenichel, ha appurato che il voyeurismo è possibile rintracciarlo nel pensiero inconscio di un soggetto che, in età infantile, ha sentito o osservato in maniera casuale i propri genitori durante l'atto sessuale. Così il trauma riemerge, e viene padroneggiato dal soggetto che era escluso in età infantile dall'atto sessuale compiuto dai genitori. La modernità, tuttavia, ha portato con sé nuovi modi di espressione del disturbo psichico, e quindi ha portato con sé nuove forme di disturbi. Uno tra questi, rintracciabile nell'accaduto dell'adescamento delle minori ad opera dell'uomo piemontese, è appunto il voyeurismo, che oggi si esprime attraverso nuove forme grazie al web, viene infatti definito "voyeurismo mediatico".
Si ha, dunque, la possibilità di spiare degli individui attraverso i social network, è possibile affermare, difatti, che tanti voyeuristi oggi soddisfano il proprio desiderio attraverso la connessione ad internet e nei social network.