La nevicata che ha colpito in maggior misura la località montana di Cervinia ha creato grandi disagi, soprattutto per via del blocco imposto per il pericolo valanghe. Così più di 12 mila persone, tra abitanti e turisti, sono rimaste isolate nella località montana per più di 24 ore con la neve alta circa due metri. Le intense precipitazioni nevose hanno intensificato il livello d'allerta a tal punto da chiudere la strada regionale che mette in comunicazione la conca del Breuil con le altre località limitrofe. 4 punti su 5: era questo il pericolo diffuso dalla Commissione Valanghe, ma i residenti oramai sono abituati a situazioni di questo tipo, a tal punto da ritenere non idoneo l'allarmismo diffuso.

Cervinia isolata e sotto due metri di neve

Nel periodo dell'anno in cui la famosa località montana di Cervinia è maggiormente affollata, l'imprevisto dettato dall'allarme valanghe ha portato la frazione del comune di Valtournenche a restare bloccata per circa un giorno. La situazione, creatasi in seguito all'ordinanza della Protezione Civile di non uscire di casa se non per motivazioni strettamente necessarie, ha preoccupato molto i numerosi turisti lì presenti. In seguito allo sblocco, è stato registrato un incremento delle partenze anticipate del 10%: a lasciare Cervinia sono stati soprattutto gli italiani, mentre una buona fetta di turisti stranieri ha deciso di portare a termine il soggiorno in Valle D'Aosta.

A confermarlo è stato Monica Meynet, presidente del Consorzio Cervino Turismo, che ha sottolineato quanto fosse stato difficile gestire una situazione di questo tipo, soprattutto perché il disagio dei clienti era palpabile: con le auto interamente ricoperte di neve e la voglia di tornare a casa, non hanno ritenuto corretto applicare le penali.

Altra neve a Cervinia: il bollettino meteo

Quanto accaduto a Cervinia non è altro che la conseguenza diretta del maltempo che dal mese di Dicembre ha cominciato a riversarsi sull'Italia. Le condizioni meteorologiche di questa settimana hanno portato non solo ad un aumento dei soggetti con l'influenza, ma anche ad un incremento del numero di morti, soprattutto tra i clochard: gli ultimi casi sono stati registrati a Verona, Roma e Rovereto.

Ma il maltempo non lascia tregua e sembrerebbe che la Valle D'Aosta sarà ancora nel mirino: nonostante il peggio sia passato, i bollettini meteo prevedono nuovi rovesci che potrebbero mettere nuovamente in ginocchio Cervinia. Sono previsti ulteriori due metri di neve per le giornate di domenica e lunedì, che fanno permanere l'allerta lanciata dalla Protezione Civile. Fino ad adesso il pericolo valanghe si è presentato a Courmayeur, Oyace, Ayas, Rhemes e Valsavarenche, fortunatamente senza creare grandi danni a cose o persone.