Due immigrati sono stati espulsi dal territorio nazionale. I provvedimenti, firmati dal ministro Minniti, sono stati eseguiti nei confronti di una quarantaseienne di origine marocchina, residente nella zona del Comasco, coniuge di un cittadino egiziano ritenuto estremista, che ha preso parte ai conflitti in Bosnia negli anni Novanta, con il VII Battaglione Mujaheddin. L'uomo è stato arrestato ieri dalla Digos per partecipazione terroristica. Gli approfondimenti di rito hanno evidenziato la piena condivisione, da parte della donna, alla scelta "jihadista'.

Sempre ieri è stato espulso un trentunenne egiziano, già detenuto a Parma, già segnalato dal Dap per "attività di proselitismo islamico in chiave radicale", si legge sul sito del ministero dell'Interno.

Il lavoro delle forze dell'ordine per garantire sicurezza e legalità

Con le espulsioni eseguite nella giornata di ieri, rispettivamente la quarta e la quinta dall'inizio dell'anno, sale a 242 il numero di provvedimenti analoghi dal primo gennaio 2015, con accompagnamento nel Paese natio. Una quantità consistente riguardante soprattutto individui che gravitavano negli ambienti dell'estremismo religioso. Una cifra che evidenzia il notevole lavoro svolto quotidianamente sul territorio dalle forze dell'ordine, per garantire sicurezza e legalità.