I dieci anni e mezzo di latitanza di salvatore longo sono terminati. A mettere fine ai soggiorni clandestini del ricercato, già condannato a nove anni di carcere, è stata la Direzione Investigativa Antimafia di Padova. Per Salvatore Longo, nato a Napoli quarantacinque anni fa, le manette sono scattate all'Aeroporto di Fiumicino.
La latitanza
Salvatore Longo aveva fatto perdere le sue tracce il 30 maggio 2007. Formalmente separato dalla moglie italiana, Longo dopo aver riparato in Messico proprio per sfuggire alla condanna, ha pensato bene di ricostruirsi una vita, documenti compresi.
Sotto la falsa identità di Francisco Javier Gonzales si era unito con una donna del luogo dalla quale ha avuto due figlie.
La nuova vita di Longo-Gonzales
Nel 2017 la Dia ha scoperto che per guadagnarsi da vivere a Tijuana, la sua nuova città, Salvatore (che ormai era per tutti Francisco) aveva aperto un ristorante, ma non aveva perso l'abitudine dei guadagni facili. Anche dall'estero era avvezzo all'attività di usura che gli era costata la condanna.
Il reato in Italia
Salvatore Longo era finito nel mirino della Tribunale di Verona che lo ha poi ritenuto colpevole per reati di estorsione e di usura commessi fra il 2005 e il 2009. Il tasso applicato per i soldi che dava in prestito era superiore al 200%.
I suoi "clienti" erano i commercianti della provincia di Brescia e di Verona e in particolar modo quelli nel settore dell'abbigliamento. Anche nel caso di Longo, nonostante il crimine fosse commesso al Nord, esisteva un legame con la terra di orgine, nella fattispecie le attività facevano riferimento alla cosiddetta "alleanza di Secondigliano" e al clan di Licciardi attivo nella zona a Nord di Napoli.
L'arresto di Salvatore Longo
Una volta identificato il nuovo nucleo familiare in Messico di Salvatore Longo, alla polizia non è rimasto altro che seguire la compagna del latitane per arrivare a lui e comunicare alle autorità messicane la presenza di un soggetto con identità falsa. A quel punto, è scattato il foglio di via da parte dell'Autorità migratoria messicana con cui Longo è rientrato in Italia, facendo scalo in Spagna, cioè in un territorio dell'area Schengen dove è stato arrestato in virtù del mandato di arresto europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria di Verona. Le manette sono scattate formalmente all'Aeroporto di Fiumicino da parte della Polizia di Frontiera Aerea dello scalo internazionale principale della Capitale.