Allarme criminalità nell'area partenopea che aumenta il livello di allerta, lanciato in più occasioni dalle forze nell'ordine. Ancora sangue a Napoli e nello specifico a Scampia, stavolta ad averne la peggio ed a perdere la vita è stato Francesco Angrisano, Ras emergente della Vanella Grassi di soli 30 anni. Un agguato in piena regola che potrebbe essere la risposta alla sparatoria avvenuta a Mugnano e che potrebbe riaprire una ferita chiusa anni addietro, con l'ultima e sanguinaria faida di Scampia.
La Camorra non va in ferie ed uccide anche a Natale
Uno scenario di alta tensione quello che sta condizionando i quartieri di Napoli colpiti dalla violenta scia della Camorra. Dopo i recenti fatti accaduti nel quartiere Miano, a seguito anche del pentimento del super boss Antonio Lo Russo, la guerra continua a Scampia e nello specifico presso il lotto G. Il complesso di edilizia popolare adiacente alle vele di Scampia, era entrato nelle vicende di cronaca per i numerosi arresti effettuati dai Carabinieri di Napoli e dai video diffusi a seguito dell'arresto, i quali riprendevano le sentinelle del clan, armate fino ai denti sotto gli edifici in pieno stile Gomorra. Ora dopo alcuni anni il rione ed il clan, in questo caso la Vanella Grassi, si era riorganizzato ed a capo della gestione vi era proprio il defunto Francesco Angrisano.
La Vanella Grassi sotto la minaccia degli scissionisti
La morte del 30enne Angrisano potrebbe portare altro sangue nelle strade di Napoli, sia per quello che potrebbe essere una rivendicazione all'agguato, sia per una eventuale azione criminale degli scissionisti, al fine di riprendersi le zone perse nell'ultima faida. Le ipotesi della vicenda sono svariate, ma tra le più quotate vi è una nuova guerra per il controllo del territorio della Camorra, e nello specifico, nel caso in cui non arrivi la risposta all'omicidio del boss emergente del lotto G, gli scissionisti potrebbero ripartire alla carica per riprendersi i quartieri perduti nell'ultima guerra di Camorra.
Oltre agli scissionisti, gli 007 hanno fatto trapelare che prima dell'omicidio di Angrisano, vi erano stati momenti di tensione che hanno coinvolto il Clan Licciardi, egemone della Masseria Cardone, il sodalizio criminale che attualmente sarebbe impegnato per accaparrarsi il territorio del Clan Lo Russo, quasi sterminato a suon di arresti e successivi pentimenti.