Un test missilistico nordcoreano avrebbe avuto effetti disastrosi. Il vettore, infatti, sarebbe precipitato dopo pochi km ed avrebbe colpito un'area urbana. A riferire la notizia è 'The Diplomat': secondo il noto magazine giapponese il test sarebbe stato effettuato il 29 aprile dello scorso anno e, in effetti, in quella data venne tentato il lancio di un missile, fallito praticamente sul nascere. La notizia non è certa, l'organo di stampa cita fonti del governo statunitense, ma come tutte le notizie che arrivano dalla Corea del Nord è da prendere con le pinze.

La versione della stampa giapponese

Stando all'articolo apparso sulla stampa nipponica, il lancio in questione sarebbe stato effettuato il 29 aprile dello scorso anno. Non è una data casuale, un pò come tutte quelle scelte dal dittatore Kim Jong-un per le sue sperimentazioni balistiche. Era il giorno in cui Donald Trump celebrava i suoi primi cento giorni alla Casa Bianca. Quello di Pyongyang suonava praticamente come un inquietante augurio, nella circostanza sarebbe stato testato un vettore a medio raggio modello Hwaseon-12, ma sarebbe precipitato dopo poco più di un minuto percorrendo una distanza inferiore ai 100 km (circa 70, ndr). Il missile sarebbe pertanto finito in territorio nordcoreano, precisamente nella città di Tokchon, nella provincia dello Pyongan meridionale.

Per fortuna la tragedia sarebbe stata evitata, il missile avrebbe colpito gli edifici industriali ed agricoli della zona, ma durante le ore di chiusura degli uffici. Non ci sono notizie precise riguardo a possibili vittime, ma nonostante la testata del vettore sia stata ovviamente scarica trattandosi di un missile da esercitazione, la detonazione sarebbe stata comunque potente se consideriamo che l'arma balistica aveva praticamente il pieno di carburante visto che si trovava in volo da appena un minuto.

Secondo la stampa giapponese, si sarebbe limitato ad apportare gravi danni agli edifici.

Tutto procede verso la 'tregua olimpica'

La notizia non deve comunque meravigliare, in determinati test con armi di questo tipo il margine di errore è sempre dietro l'angolo e non è il primo lancio fallito dalle forze armate nordcoreane.

Non sappiamo se in passato sia già accaduto, magari causando danni ben più gravi di quelli ipotizzati dal magazine di Tokyo. Ad ogni modo tutto tace per il momento sul fronte della penisola coreana e c'è da scommettere che, per il momento, Kim Jong-un non ordinerà ulteriori test se vuole tenere fede ai suoi propositi di tregua olimpica. Il prossimo 9 gennaio le autorità di Pyongyang incontreranno quelle della Corea del Sud per decidere in merito alla partecipazione degli atleti del Nord alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang. La conferma del Comitato Olimpico arriverebbe ben oltre la naturale scadenza del 30 ottobre 2017, ma tanto gli organizzatori dei Giochi quanto il CIO hanno dato la massima disponibilità ad accogliere la delegazione nordcoreana. Una rappresentanza estremamente ridotta, due elementi, composta dai pattinatori artistici Ryom Tae-ok e Kim Ju-sik.