Una storia che ha dell'incredibile, un 58enne pedinava le persone presso i bancomat. Per poi assalirle alla spalle e sottrargli i soldi prelevati.

Un uomo capace di colpire ben 12 volte

A Milano, un uomo di 58 anni è stato arrestato dai poliziotti del commissariato di Porta Genova. I quali gli contestano un bottino totale di quasi 18 mila euro, accumulati attraverso parecchie rapine. Gli vengono attribuiti addirittura 12 colpi, che gli avrebbero fruttato la cifra contestata. Una situazione davvero incredibile, che finalmente è stata arginata dalle forze dell'ordine.

Un uomo parecchio scaltro e sveglio, che seminava il terrore alle persone intente a prelevare. Fatti contestati dal marzo 2016, al novembre 2017. In pratica l'uomo in poco più di un anno e mezzo, è riuscito a derubare le persone di quasi 18 mila euro in contanti. Una situazione incredibile, che più che reale sembra da telefilm. Ma è quello il punto fondamentale, questa storia non è una barzelletta, bensì una dura realtà che ha messo ansia tra i cittadini milanesi. I metodi erano chiari e ben studiati, innanzitutto l'uomo pedinava le persone intente ad andare a prelevare. Una volta pedinate, le lasciava prelevare e successivamente passava alla mossa finale. Aggredirle alla spalle, minacciandole e strattonandole con forza.

Una situazione che lascia senza parole e che per fortuna è stata stoppata mercoledì 24 gennaio. Dal lavoro vigilie e attento, dei poliziotti del commissariato di Porta Genova. A cui va dato il merito di non aver mollato di un centimetro, arrivando all'obiettivo prefissato in partenza. L'uomo è conosciuto da tempo alle forze dell'ordine, in quanto ha precedenti per furto.

I 12 colpi che gli vengono contestasti, sarebbero stati compiuti in diverse zone. Tra cui piazza Firenze e via Valparaiso, zone sempre del milanese. Un vero e proprio professionista della truffa, che in meno di due anni ha derubato tante persone dei risparmi accumulati. Risparmi che in quel momento servivano a queste persone e che purtroppo sono finiti nelle mani di un truffatore seriale.

Si spera in una condanna esemplare

Partiamo da un presupposto, l'uomo non ha commesso omicidi o reati gravi alla persona fisica. Ma questo serve a poco e non consola, in quanto derubare le persone in questo modo è un fatto di una gravità inaudita. Considerando il fatto che queste persone, dopo aver subito queste rapine di certo sono rimaste sconvolte. Ritrovarsi a prelevare e improvvisamente essere minacciati e strattonati in modo violento, sicuramente lascia il segno. Sopratutto a livello mentale, anche se non bisogna sottovalutare il danno economico visti i tempi che corrono. Ora la speranza è una: "Che la giustizia faccia il suo corso e lo faccia in modo serio e pulito, infliggendo una condanna esemplare a questo uomo, che per oltre un anno e mezzo ha seminato il terrore".

Come si dice la speranza è l'ultima a morire, ma in questi servono condanne certe. Per far capire a questi rapinatori seriali, che non possono continuare a terrorizzare persone innocenti. Se consideriamo che l'uomo aveva precedenti per furto, la condanna dovrebbe essere ancora più severa. L'Italia e i suoi quartieri, hanno bisogno di ritrovare la serenità e la libertà perduta.