La Farnesina è impegnata nelle operazioni di recupero di otto Opere d'arte portate via, a quanto pare trafugate, dall'Italia durante la Seconda guerra mondiale. Opere che nel 1942 sarebbero state acquistate in maniera illecita e che, adesso, sono esposte al Museo nazionale di Belgrado. Dal sito web del ministero degli Esteri fanno sapere che si tratta di importanti lavori di autori di primo piano: da Tiziano a Tintoretto, da Carpaccio a Veneziano. In una nota on line, Alfano annuncia l'intenzione di riportare al più presto in Italia quelli che definisce "otto prigionieri di guerra" ed esprime fiducia sulla collaborazione delle autorità serbe.

Se ne saprà di più nei prossimi giorni.

Gli autori dei lavori

Tiziano Vecellio, noto più semplicemente come Tiziano, nacque a Pieve di Cadore nel 1488, morì a Venezia nel 1576. Pittore poliedrico e innovativo, usò la forza espressiva del colore materico. Jacopo Robusti, noto come il Tintoretto, fu uno dei principali esponenti della Scuola veneziana, forse l'ultimo grande pittore del periodo rinascimentale italiano. Il nome gli derivò dall'attività lavorativa del padre, tintore di stoffe. Vittore Carpaccio, vissuto fra il 1465 e il 1525, fu uno dei protagonisti della produzione di teleri a Venezia. Un genere di pittura che utilizzava tele di ampie proporzioni applicate a una parete e dipinte con colori ad olio. Domenico Veneziano, che nacque nel 1410 a Venezia e morì nel 1461 a Firenze, si distinse per l'uso di colori chiari.