E' un racconto agghiacciante quello che fa la ragazza di 23 anni vittima di violenza 9 mesi fa da parte di tre uomini che l'avrebbero stordita con la cosiddetta "droga dello stupro" per poi abusare di lei. La vicenda ha fatto molto scalpore in queste ore quando è uscita la notizia dell'arresto di tre cittadini italiani, di 22, 28 e 48 anni, con gli ultimi due recidivi e un altro anche sposato.

Ragazzi accusati di violenza sessuale

L'accusa nei loro confronti è pesante. I tre sono considerati i responsabili della violenza avvenuta la notte tra il 13 e il 14 aprile scorso nei confronti di una ragazza di 23 anni.

Uno dei tre aguzzini, il 28 enne conoscente della vittima, aveva invitato la ragazza a bere qualcosa in un locale di Milano, il Next di Via Crema, assieme ad altri due amici di lui. Le successive immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno ripreso il momento in cui i tre versano per ben 3 volte qualcosa nel bicchiere della vittima. Ciò che le versano nel cocktail si tratta di benzodiazepine, la cosiddetta 'droga dello stupro'. Una sostanza in grado di indebolire la volontà e far perdere la memoria. I tre le versano una quantità talmente massiccia tale da far perdere i sensi alla povera malcapitata che una volta stordita è stata portata in un appartamento in Brianza dove i tre hanno abusato di lei per tutta la notte.

L'indomani la ragazza si sveglia senza vestiti e a casa di una persona che non conosce. Inoltre accusa dei forti dolori nelle parti basse. Ed è qui che prosegue l'umiliazione con i tre che cercano di farle credere che la sera prima si fosse drogata di sua volontà. Le dicono: "Ci hai fatto spaventare, con tutta la cocaina che hai preso.

Per fortuna c'eravamo noi a salvarti". Poi la accompagnano a casa, ma la ragazza non convinta decide di recarsi in ospedale dove viene accertata la violenza. Poi la denuncia ai carabinieri e il via all'indagine con l'esame dei tamponi di DNA che permettono di risalire ai responsabili della violenza.

Che cos'è la droga dello stupro

Con l'espressione droga dello stupro si intendono quelle sostanze che possono avere effetti sedativi, ipnotici, dissociativi e causare l'amnesia e possiedono la caratteristica di poter essere somministrate alla vittima, assieme a cibo o bevande, senza che questa se ne renda conto. Avendo una forte caratteristica di ipnotizzare la vittima e spesso farle perdere la memoria, è molto utilizzata dagli aguzzini quando vogliono abusare di qualcuno. Correlata all'alcool e in dosi massicce può avere anche effetti mortali sulla persona. Nel caso della ragazza di Milano, le analisi hanno accertato che nel suo sangue c'era una quantità di benzodiazepine ben quattro volte superiore a quella tollerabile.

Il terribile racconto

La ragazza si confessa in un'intervista al Corriere. Dichiara di non ricordare molto di quella notte, ha solo dei flash. Ricordo, in maniera ovattata, che dicevo non saprei a chi ‘basta, basta’, ripetuto più volte". Ricorda di essersi svegliata intorno alle 5 sul divano solo con il top e uno slip. Piangeva. "A un certo punto Marco e gli altri due sono venuti a chiedermi come stavo. Io piangevo. Loro dicevano che durante la notte avevo vomitato così tanto da farmi lavare i vestiti dalla sorella di Marco. Insistevo di voler andare via, mi hanno accompagnata a casa”, ha raccontato agli inquirenti. Adesso, l'inizio di una nuova vita, il tentativo di dimenticare quanto accaduto: Da quella notte di aprile, sono dovuta rinascere di nuovo.

Ricominciare a vivere. Serve tempo e sinceramente non so quanto. Mi stanno aiutando dei progetti musicali ai quali lavoro: posso concentrarmi su altro, inseguire traguardi ma di quelle.. io di quelle cose non voglio più parlare, non devo proprio più pensarci”.