Gli inquirenti hanno svelato il terribile giallo di Teverola, dove giovedì scorso un cittadino del posto ha rinvenuto un cadavere in un terreno agricolo, mentre portava a passeggio il suo cane.

Il corpo trovato nel pomeriggio di giovedì diciotto gennaio, in Via Campanello, con ferite di colpi d’arma da fuoco, è stato identificato solo dopo l'esame autoptico. Si tratta di Aurel Xhili, ventenne albanese, che secondo gli investigatori sarebbe stato ucciso durante una rapina da uno dei suoi compagni di banda.

I militari dell'arma dopo circa ventiquattro ore di indagini, hanno fermato due giovani: Clemente Cipresso, ventiseienne di Aversa, e Tsvectomir Ivanov Hristov, trentasettenne di origine bulgara, ma da tempo residente a Teverola.

L'omicidio durante la rapina

Gli investigatori sono risaliti ai due soggetti fermati, grazie alla denuncia presentata da un trentenne di Casapesenna. Il denunciante, operato presso l'ospedale Cardarelli di Napoli, dove era arrivato con profonde ferite all'arto inferiore destro, aveva riferito alle forze dell'ordine di essere stato gambizzato da alcuni stranieri, per essersi opposto ad una rapina avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì, mentre era in macchina con la sua fidanzata. Secondo gli inquirenti Clemente Cipresso e Tsvectomir Ivanov Hristov, unitamente a Aurel Xhili, con una Fiat Punto condotta da Cipresso, si sarebbero avvicinati - con il viso coperto, per evitare l'identificazione, e armati di una pistola calibro trentadue e di un coltello a serramanico- alla coppietta, che si trovava a bordo di una Fiat Panda appartata in una zona isolata.

Quando il trentenne ha reagito al tentativo di Xhili di sottrargli il telefono cellulare, secondo gli investigatori, il bulgaro gli avrebbe esploso contro diverse pallottole, con l'arma detenuta illegalmente. Uno dei colpi della raffica, che ha ferito la vittima alla gamba, però, avrebbe colpito involontariamente anche Aurel Xhili, intento a combattere con il giovane.

Il ladro, tutto insanguinato, è deceduto mentre tentava la fuga. I suoi complici, invece, sono scappati immediatamente, facendo perdere le proprie tracce.

Un'altra ipotesi esclusa dagli inquirenti

In un primo momento, il cadavere rinvenuto aveva fatto pensare agli investigatori, che potesse trattarsi di un giovane di origine ucraine, scomparso recentemente da San Marcellino. A rincuorare parenti ed amici è stato il risultato dell'autopsia. Intanto, proseguono le ricerche per cercare di trovare il ragazzo le cui ultime notizie risalgono alla scorsa settimana.