La soddisfazione di tutti i genitori sarebbe vedere nella pagella del proprio figlio un bel "10", ma se nella pagella c'è segnato un "9", cosa potrebbe accadere? Qualsiasi famiglia farebbe i salti di gioia, ma non tutte, infatti il dolore e lo sgomento portano una coppia di Agrigento a ricorrere al TAR per ottenere quel bellissimo numero pari : il famoso 10.

Se un "9" in pagella spaventa, per un "8" scatta la punizione?

Una coppia di Agrigento si spaventa (in maniere negativa) nel vedere la pagella del figlio che come voto finale dell'esame di terza media riporta un "9".

Terribile voto, inaccettabile, tanto che i genitori del bambino decidono di far ricorso al Tar di Palermo chiedendo ai giudici di cambiare il 9 (ottimo) con un 10 (eccellente). Dopo un'attenta visione dei dati, la sentenza scrive " la scuola non applica scienze esatte nel valutare la preparazione degli alunni, ma formula un giudizio tecnico connotato da un fisiologico margine di opinabilità, per sconfessare il quale non è sufficiente evidenziare la mera non condivisibilità del giudizio". Con questi paroloni termina la mania di perfezione dei genitori del ragazzo, che non trovando giustizia sono costretti a subire la "lezione" del TAR: infatti i giudici dopo aver respinto la richiesta della coppia chiedono ai due "geni" di pagare le spese legali che si aggirano intorno ai 1000 euro.

La scuola come valuta il giudizio finale dell'alunno

La scuola educa, insegna, e in base a diverse valutazioni riesce a dare il giusto voto finale che per l'alunno significherà "futuro". Per "valutare" l'alunno e quindi portarlo all'esame di terza media, la scuola tiene conto innanzitutto delle competenze di base del ragazzo che servono per capire le sue conoscenze, le sue abilità e le sue capacità di apprendimento; si valuta il comportamento che ha avuto nel percorso dei tre anni, sia esso avuto con i compagni di scuola sia esso riferito al rispetto dell'insegnante, delle regole che la scuola impone, nonchè si tiene conto dei compiti svolti consegnati puntualmente; si considera inoltre la qualità che lo studente durante il triennio ha dimostrato di avere, l'impegno con cui ha svolto e concluso tutti gli esercizi didattici proposti dagli insegnanti.

L'insieme di queste valutazioni, creano un punteggio (voto) che portano l'alunno ad affrontare l'esame e mantenere, abbassare o aumentare il voto d'ingresso. La valutazione finale o sommativa viene sintetizzata in un unico voto espresso in decimi.

I voti finali del ragazzo di Agrigento sono: 10 in matematica, 10 nella prova scritta d'italiano, 8 in francese, 8 in inglese e 9 nell'esposizione pluridisciplinare. Sicuramente la media non è 10, ma tanti complimenti a questo studente.