Il 65enne Maurizio Giuseppe Palmulli, bagnino di Castefusano, in arte 'Mr Ok', anche quest'anno ha dato spettacolo rispettando la tradizione. A mezzogiorno in punto di ieri, 1 gennaio del 2018, allo sparo del cannone del Gianicolo si è tuffato nel 'biondo' Tevere, nonostante la pioggia e le rigide temperature invernali. Un modo spettacolare di salutare il nuovo anno, parte ormai integrante della storia capitolina. La sua impresa è stata acclamata da una folla di romani e turisti.
Tuffo numero 30
In passato aveva dichiarato di volersi ritirare, ma poi ci ha ripensato.
I suoi 65 anni non gli hanno impedito di ripetere l'impresa che unisce la sua storia a quella di Roma. Quest'anno, Maurizio Giuseppe Palmulli ha festeggiato il suo trentesimo tuffo dal ponte Cavour. Un rito con cui ha dato il benvenuto al nuovo anno insieme ad altri tre suoi 'colleghi' di tuffi. A sostenerli e ad applaudirli, oltre una folla di romani e turisti, c'era anche il sindaco di Amatrice e candidato alla presidenza della Regione Lazio, Sergio Pirozzi. Questo rito, in realtà, è stato avviato 70 anni fa dal Mister Ok 'originale': l'italo-belga Rick De Sonay che all'epoca aveva 47 anni. Fu ribattezzato con quel soprannome per il tipico gesto che faceva con la mano, rivolto ad ammiratori e curiosi, per rassicurarli dopo ogni 'lancio' nel Tevere.
Fu lui che nel 1946 diede avvio a questa tradizione decidendo di festeggiare il nuovo anno che coincideva con il suo compleanno in un modo singolare: tufffandosi in costume e cilindro. Palmulli, invece, si è tuffato con costume e scarpe da ginnastica.
Performance con dedica
Il bagnino di Castelfusano diventato celebre anche perché il suo tuffo è stato immortalato nel film premio Oscar 'La grande bellezza' di Paolo Sorrentino, ha dedicato la sua impresa d'inizio d'anno alla sua famiglia e a tutte le famiglie romane, ma anche a quelle di tutto il mondo.
"E' un momento difficile per tutti, ma auspico un 2018 migliore, di speranza e felicità". Unico rammarico per Palmulli, è che avrebbe desiderato un riconoscimento istituzionale, o meglio, la presenza del sindaco di Roma, Virgina Raggi, magari con il figlio. Ma si è consolato. "Nonostante la pioggia, c'erano migliaia di persone venute per assistere al tuffo, un calore che fa bene al cuore.
Purtroppo, a causa della piena che ha portato un po' di detriti, c'era del fango e chi era sull'argine si è un po' sporcato. Peccato, sarebbe bastato che il Comune mettesse delle pedane". Ma la partecipazione ha contato più di tutto: "C'era tanta gente, tanti cittadini comuni, come me, e quelli che contano davvero sono loro", ha commentato l'attuale Mr ok che ha detto di essersi molto divertito. E ha dato spettacolo. In fondo è ciò che conta.