“Basta, non ne possiamo più, a nostra vita è diventata un vero inferno. Ci dovete aiutare”. A lanciare un vero e proprio disperato grido di allarme sono state madre e figlia angariate da un vicino che pare facesse proprio di tutto per infastidirle. Un accorato appello che è stato raccolto dai #Carabinieri i quali, accorsi sul posto, hanno sorpreso il molestatore in atto.

Si tratta si una persona che è stato definito senza mezzi termini uno “stalker condominiale” sempre in cerca di un motivo per far sentire la propria pressione psicologica sulle due inquiline che abitano sul piano di sotto.

Giorno e notte era sempre la stessa cosa. Impossibile condurre una esistenza serena e priva di stress. Una vita da incubo.

Una vita impossibile

Tutto sarebbe scaturito da piccoli episodi che nel tempo agli occhi e soprattutto nella mente dell’inquilino del piano di sopra, un 60enne, si sono via via ingigantiti tanto da essere deciso a rendere “pan per focaccia” alla 50enne sottostante e alla figlia di quest’ultima di 22 anni.

Il primo episodio si sarebbe verificato nel 2012 e da lì è stato un crescendo. Ogni scusa era buona per l’uomo per esprimere delle rimostranze con la voce e anche in maniera più subdola con fastidiosissimi rumori, quali trascinamenti di mobili, camminata pesante e così via.

Un vero e proprio inferno per le due inquiline.

Un crescendo di molestie

Non è ben chiaro quale sia stata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso. Sta di fatto che nell’ultimo episodio in ordine di tempo il 60enne ha prima iniziato a sbattere fortissimo i piedi sul pavimento, quindi, non contento è uscito dal suo appartamento, è sceso in strada e si è appostato con fare molto minaccioso proprio sotto la finestra della casa di mamma e figlia.

Un atteggiamento che ha molto impaurito le due, che hanno chiamato il 112. Sul posto è accorsa una pattuglia del Nucleo Radiomobile. Nel vedere i carabinieri, il turbolento vicino di casa ha iniziato ad inveire e cercando di evitare di essere sottoposto a controllo, ha iniziato a sferrare spintoni e calci. Inevitabile, a questo punto, l’essere tratto in arresto dalle forze dell’ordine.

La situazione dello #Stalker si è fatta, pertanto, ancor più pesante, visto che dovrà rispondere innanzi alla Legge anche di resistenza a pubblico ufficiale oltre che di atti persecutori nei confronti delle inquiline. Dopo il fermo, è stato rinchiuso a Regina Coeli ed è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.