Undici violentissime coltellate, inferte sotto gli occhi dell’amica che con lei passeggiava all’interno del Parco Santa Lucia, nel paese di Capoterra, a 20 chilometri da Cagliari. Si è chiusa ieri l’inchiesta della Procura della Repubblica di Cagliari che ha visto come protagonista Ignazio Frailis, il 46enne disoccupato di Capoterra, che secondo l’accusa il 2 maggio scorso avrebbe ucciso la sua vicina di casa. Maria Bonaria Contu, allora sessantenne, che non era riuscita a evitare la violenza dell’uomo nonostante anche l’aiuto delle amiche che erano arrivate in soccorso e avevano tentato di proteggerla, ferendosi anche loro.
Il procuratore aggiunto della Repubblica di Cagliari – Paolo De Angelis – proprio ieri ha chiesto il rinvio a giudizio per Ignazio Frailis. Le accuse nei suoi confronti sono pesantissime: omicidio volontario e premeditato. Secondo l’accusa l’uomo infatti quella maledetta mattina era uscito di casa proprio con l’intenzione di uccidere la donna. Aveva infatti portato con se un grosso coltello da cucina – come hanno ricostruito gli investigatori dei Carabinieri - che aveva nascosto in una delle tasche della tuta da ginnastica che indossava. E proprio per questo motivo gli è stata anche aggiunta la premeditazione del delitto.
Una tragedia inaspettata?
Ormai era da tempo che i rapporti tra i due vicini di casa non andavano per il verso giusto.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti tutto sarebbe iniziato – come spesso purtroppo accade – per incomprensioni legate in particolare ad alcuni animali domestici. Ignazio Frailis infatti in casa aveva dieci gatti e tre cani - con ogni probabilità non molto graditi dai vicini - che invece avevano un pappagallo parlante.
Secondo quanto accertato, sarebbe stato proprio il grande volatile la causa dei continui litigi. Secondo Frailis infatti il pappagallo era stato addestrato - proprio dalla vicina di casa – a proferire frasi ingiuriose contro di lui. Parole pesanti – secondo il disoccupato – che lo screditavano di fronte agli occhi dei vicini di casa.
E proprio la gestione degli animali (i cani e i gatti del Frailis secondo i vicini disturbavano e sporcavano), sarebbe stata la molla che avrebbe fatto scattare il raptus di follia dell’uomo che per anni avrebbe sopportato questa situazione di totale disagio.
Undici coltellate mortali
L’assurdo delitto era accaduto nel primo pomeriggio del 2 maggio. Erano da poco passate le 15 e 30 nel parco comunale di Capoterra e Maria Bonaria Contu – come spesso faceva dopo pranzo – era andata a passeggiare in compagnia delle amiche, anche approfittando della bella giornata. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri è bastato davvero poco a scatenare la furia dell’uomo. Ignazio Frailis infatti stava anche lui passeggiando vicino al Parco (secondo l’accusa stava proprio aspettando la donna) e non appena ha visto la vicina di casa, l’avrebbe aggredita.
Con un grosso coltello da cacciatore, si sarebbe infatti scagliato improvvisamente con la povera donna che non avrebbe nemmeno avuto il tempo di reagire. Dopo la prima coltellata – inaspettata – la vittima infatti avrebbe cercato di difendersi e di fuggire. Aiutata anche da un’amica che però era stata ferita anche lei. L’uomo sembrava una furia: l’autopsia infatti ha confermato le undici coltellate alle braccia, alla schiena e al torace. Inferte con una violenza inaudita. Frailis era stato rintracciato poco tempo dopo dai Carabinieri – mentre vagava con l’auto – che all’interno del mezzo avevano anche recuperato il coltello ancora sporco di sangue.