L'indagine anti-terrorismo, coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e svolta in collaborazione con la procura distrettuale, si avvia verso la conclusione. A dichiararlo durante la cerimonia d'apertura dell'anno giudiziario, è la nuova presidente di Corte d'Appello della Sardegna, Gemma Cucca, che ha fatto il punto riportando i dati contenuti nella relazione incentrata su numeri e cifre dei vari reati nell'isola.

La cellula individuata

La struttura presunta, che avrebbe a capo cittadini originari da aree del medio-oriente sarebbe stata attiva sul territorio per reperire denaro in Europa, successivamente destinato a finanziare gruppi antigovernativi.

La presidente della Corte d'Appello ha fatto riferimento ai punti sulle attività relative al processo in corso in Corte d'Assise a Sassari, avente come imputati dei presunti componenti della cellula di Al Qaeda operante a Olbia, nel nord Sardegna, che coinvolse 18 persone sospettate.

Risultati giudiziari raggiunti grazie ad un importante lavoro di cooperazione internazionale ed alle attività portate avanti attraverso il coordinamento con la procura di Cagliari, che hanno portato ad individuare il capo dell'organizzazione, al momento residente nel nord Europa ed attualmente sottoposto, dalle autorità giudiziarie antiterrorismo, a misura cautelare carceraria da parte del Paese di residenza.

Il bilancio

La cerimonia d'apertura dell'anno giudiziario è stata inoltre un'occasione di bilancio per fare il punto sulle attività svolte dai tribunali sardi, rivelando dati incoraggianti sui reati minorili in Sardegna, in controtendenza ed in calo rispetto alle altre regioni della penisola. In aumento invece le iscrizioni per bancarotta che hanno fatto registrare 83 iscrizioni, rispetto alle 72 del 2017 appena trascorso.

Citate inoltre le inchieste sui casi di inquinamento del poligono di Capo Teulada, dove sono iniziate le bonifiche dovute alle costanti attività della magistratura. Restano alti i numeri sui reati legati agli stupefacenti, ad oggi tra i maggiormente diffusi. Denunciata tuttavia la preoccupante carenza del personale e dei suoi magistrati nell'Isola, aggravata dai tagli ministeriali che hanno influito in particolare a Cagliari, dove il personale amministrativo ha subito una riduzione da 204 a 197 unità. In Sardegna restano ancora senza assegnazione 21 posti tra Tribunali, Procura generale e Corte d'Appello, senza considerare gli 11 in meno registrati nelle sette Procure isolane.