L'aggressione al vicepreside, è avvenuta il giorno 10 febbraio all'interno dell'istituto Murialdo di Foggia. Il docente Pasquale Diana, è stato malmenato riportando lesioni gravi, guaribili in 30 giorni. Il pestaggio è avvenuto da parte di un genitore di un alunno, che il giorno precedente il professore aveva rimproverato.

Il padre dell'alunno è stato arrestato

L'uomo già conosciuto alle forze dell'ordine, Domenico Carella 38enne, adesso dovrà rispondere di lesioni e minacce rivolte nei confronti del pubblico ufficiale, attualmente si trova agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

Il Questore di Foggia, Mario Della Cioppa, si è assicurato che il tribunale di bari firmasse un'ordinanza attraverso la quale si applicherà una misura cautelare sugli arresti con l'obbligo di soggiorno presso il proprio domicilio, vista l'alta pericolosità sociale dell'individuo.

Il motivo del gesto nei confronti del vicepreside

Secondo la ricostruzione dei fatti, il padre dell'allievo è stato spinto a tale comportamento per via di un rimprovero ricevuto dal figlio undicenne, da parte del docente, il giorno precedente all'accaduto. L'indagato quindi, il giorno dopo, si è recato presso l'istituto della scuola media, dopo aver cercato in tutto il fabbricato, davanti alla presenza del personale scolastico, e alla vista dei giovani allievi ha aggredito il professore con svariati calci e pugni tanto da riportargli gravi lesioni.

Il commento del ministro Fedeli

La ministra della pubblica istruzione commenta l'accaduto il giorno seguente all'episodio, dimostrando tutta la sua solidarietà. "Quelli di Foggia sono fatti gravi, la violenza sia fisica che verbale non è tollerabile. E lo è ancor meno quando si verifica all'interno di una scuola".

Il paradosso della scuola vista al contrario

Oggi il ruolo degli insegnanti non è più riconosciuto come lo era un tempo, un ben noto 7% dei genitori discute ai colloqui, discriminando il docente scolastico per aver dato un brutto voto o un rimprovero non adeguato nei riguardi del proprio figlio. Le statistiche dimostrano che questi fenomeni avvengono più costantemente al Nord, o nelle scuole professionali.

In una alta percentuale dei casi di litigio si limitano ad insulti, mentre in un'altra minima parte, invece, diventa una vera e propria violenza fisica da parte dei genitori nei confronti dei docenti.