La vicenda di Igor il russo ha lasciato con l'amaro in bocca i parenti delle sue vittime, gli inquirenti e anche molti italiani. Nonostante l'essersi reso responsabile certo di due omicidi nel nostro territorio, è riuscito a far perdere le sue tracce per mesi, per poi scappare verso la Francia e infine la Spagna. Un fantasma, spietato e pericoloso, capace di uccidere per pochi spiccioli o per un'ora di libertà.

L'uomo dai mille volti

Igor è riuscito per tanti mesi a nascondersi cambiando spesso nome e aspetto, fino a sette identità diverse. Il criminale di origini serbe è un killer senza scrupoli né una morale particolare, ha ucciso Davide Fabbri a sangue freddo all'interno del suo bar a Budrio (da qui il nome) durante una rapina; durante la fuga ha ucciso un'altra persona, Valerio Verri, guarda zoofila, che lo aveva riconosciuto.

Mesi trascorsi a scappare e a vivere da latitante in mezzo alle campagne, forse anche aiutato da qualcuno, è riuscito a non farsi mai trovare, nonostante più di mille uomini delle forze dell'ordine sulle sue tracce che scandagliavano i boschi e i paesini del ferrarese. Stando a quanto dichiarato dal killer, è stato tutto inutile. Poi, nel dicembre scorso è stato arrestato in Spagna a El Ventorillo di Teruel, in Aragona. Non è stato semplice bloccarlo, la Guardia Civil ha dovuto aprire il fuoco, nel conflitto sono morte tre persone, tra cui due poliziotti. Anche la polizia spagnola lo stava cercando, qualche giorno prima di essere catturato aveva aggredito due persone all'interno di una casa colonica nella città di Albalate del Arzobispo.

Le indagini avevano portato i due agenti e una terza persona a perquisire un'abitazione, rivelatasi poi il nascondiglio di Igor; i tre uomini sono stati freddati da Feher appena entrati.

Igor umilia gli inquirenti italiani

In moltissimi si sono chiesti come abbia fatto un uomo solo senza appoggi esterni a sparire dalla circolazione per così tanto tempo.

Così i giudici spagnoli glielo hanno chiesto direttamente e sembra che Igor sia arrivato in Spagna in Bicicletta, usando durante il suo viaggio ben 23 identità diverse. Una volta trovata una sistemazione, ha anche lavorato raccogliendo frutta a Lerida. In seguito si è mosso verso i comuni di Xirivella e Catarroja (in provincia di Valencia) per poi, alla fine, arrivare a Teruel come ultima tappa. Dopo l'omicidio delle ultime tre persone Igor stava cercando di scappare nuovamente verso Valencia dove poteva contare su alcune conoscenze.