Gradualmente l'influenza sembra stia lasciando il nostro Paese: a confermarlo sono i dati diffusi da Influnet, il portale tenuto in continuo aggiornamento dall'Istituto Superiore della Sanità. Nella quinta settimana del 2018, infatti, le persone affette dal virus e registrate dalla banca dati sono state all'incirca 620mila e il livello di incidenza è sceso da 'Alto' a 'Medio'; ciò denota dunque che il ceppo dell'influenzavirus A sottotipo H3N2 sta per essere debellato del tutto. Per far sì che ciò accada, sarà necessario attendere ancora un po' di tempo; nel frattempo, nonostante il picco sia decisamente passato, continuano a verificarsi casi di soggetti che hanno subito complicanze.

L'ultimo riguarda una donna 26enne di Bari, la quale ha dovuto partorire al sesto mese di gravidanza.

Bari, donna in coma per l'influenza H3N2

Quello registrato al Policlinico di Bari sarebbe il decimo caso grave verificatosi dall'inizio del 2018 a causa dell'influenza H3N2. Questa volta ad essere stata colpita e ad aver subito serie complicanze è stata una donna di 26 anni incinta al sesto mese. Il ricovero presso la struttura ospedaliera è stato fatto in virtù del peggioramento del quadro clinico in seguito alla contrazione del virus influenzale stagionale. Date le precarie condizioni di salute, i dottori che l'hanno assistita hanno pensato che sarebbe stato meglio procedere con il parto, avvenuto il 4 Febbraio tramite taglio cesareo.

In questo modo l'equipe medica ha evitato che le complicanze generate dall'influenzavirus A sottitipo H3N2 potessero in qualche modo danneggiare l'organismo della piccola che portava in grembo. Così, la bambina è venuta alla luce e da allora è tenuta continuamente sotto osservazione.

Partorisce al sesto mese di gravidanza: lei è grave

Nonostante la piccola Miriam stia relativamente bene, la madre 26enne continua a lottare tra la vita e la morte. Attualmente è ricoverata nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Bari per via di una complicanza che ha intaccato il corretto funzionamento del polmone. In seguito al parto cesario, i medici hanno sottoposto la donna alla circolazione extra-corporea (CEC), grazie alla quale il suo corpo riceve l'ossigenazione necessaria mediante il collegamento ad una macchina.

Per il momento è tenuta ancora in coma farmacologico e, viste le condizioni stabili, si pensa che presto potrà tornare a respirare con i propri polmoni. D'altro canto, occorrerà attendere ancora qualche settimana per capire se le terapie che i medici hanno prescritto stanno risultando efficaci. Non è chiara invece la motivazione legata alla complicanza dell'influenza, ma, secondo le prime informazioni sulla neo-mamma, sembrerebbe che non si sia sottoposta al vaccino contro il virus H3N2. Inoltre, vista la diffusione dell'influenza 'suina', in un primo momento si è pensato che potesse trattarsi di tale ceppo, ma l'ipotesi è stata esclusa in via definitiva ed è stata poi confermata dalla mancata registrazione di casi simili nell'intero territorio pugliese.

Nel tacco d'Italia la situazione generale continua ad essere leggermente più critica rispetto al resto del Paese, nonostante anche qui il picco sia passato: nel periodo che va dalla metà di Gennaio fino alla fine mese, infatti, sono stati registrati oltre 200mila casi di persone influenzate. Anche qui i soggetti più colpiti sono stati i bambini, da 0 a 4 anni e della fascia pre-adolescenziale; per quel che riguarda gli anziani, la percentuale è stata invece piuttosto bassa, in quanto la maggior parte di essi è stata correttamente vaccinata per tempo.