Episodio raccapricciante in Russia. La 41enne Svetlana Sapogova è morta dopo essere stata violentata barbaramente da un 19enne che le aveva offerto un passaggio. I due avevano presenziato al funerale di un amico comune a Saratov (città a sud della Russia), e stavano rincasando.
Ad un certo punto il 19enne si è fermato, ha estratto il cric e ha iniziato a violentare la donna. I poliziotti hanno riportato che la vittima è deceduta in seguito alle profonde ferite riportate. Danil Cheshko, il giovane che ha aggredito la signora russa, è stato fermato dalle forze dell'ordine.
Al termine di un lungo interrogatorio, ha confessato agli investigatori di aver spogliato la 41enne prima di violentarla.
Il ragazzo violento si è dato alla fuga
Dopo aver selvaggiamente aggredito la Sapogova, Cheshko si è dato alla fuga. Svetlana è stata notata, in una pozza di sangue, da alcuni passanti che hanno subito chiamato gli operatori sanitari e la polizia. In base alle ultime informazioni giunte dalla Russia, la vittima era ancora in vita quando sono arrivati i medici, ma aveva già perso fra i 3 e i 5 litri di sangue e, di conseguenza, ogni tentativo di salvarla è risultato vano. Un'amica della vittima, Nadezhda, ha rivelato che il martinetto è stato ritrovato vicino alla donna, sul sedile posteriore.
L'oggetto, pieno di sangue, è stato subito sequestrato dalla polizia.
Una volta trasportata all'ospedale, Svetlana è stata sottoposta ad un lungo intervento chirurgico che, però, si è rivelato infruttuoso. La donna aveva perso troppo sangue.
La confessione di Cheshko
Svetlana Sapogova ha lasciato due bambini di 13 e 11 anni.
Il crudele 19enne è stato rintracciato poco dopo le violenze: ha confessato tutto, ma dal suo volto non sarebbe trapelato alcun senso di rammarico o pentimento. La 41enne ha pagato a caro prezzo il passaggio del giovane.
Secondo una prima ricostruzione effettuata dalla polizia russa, la violenza sarebbe avvenuta sulla strada che portava verso la casa della Sapogova.
Cheshko, improvvisamente, si sarebbe fermato ed avrebbe violentato Svetlana sul sedile posteriore, servendosi di un bastone. Non pago, il ragazzo avrebbe preso il martinetto, infierendo sulle parti intime della 41enne e provocandole una forte emorragia. Il giovane, subito dopo, sarebbe fuggito lasciando la donna in un lago di sangue. Il presunto responsabile, dunque, avrebbe lacerato l'utero di Svetlana con il cric, dopo averla violentata con un bastone.
La Russia, in seguito a questa terribile vicenda, balza nuovamente agli onori delle cronache. Negli ultimi tempi, ad esempio, tabloid e siti web avevano parlato molto dell'arresto di Viktor Lishavsky, 37enne accusato di aver commesso 900 stupri.