Jessica era una ragazza bionda, arrivata attraverso un annuncio online a casa di Garlaschi, l'uomo che di mestiere faceva il tranviere come suo padre. Quel padre assente troppo spesso, nella sua vita e in quella del fratello più giovane di lei. Viveva lì in subaffitto, dove lo spazio riservato a lei, era costituito dal modesto divano del salotto. Era bella, capelli lunghi, amava gli animali, e di loro sul suo profilo Facebook postava foto, quelle soprattutto di cani smarriti, perché si potesse farli ricongiungere ai loro padroni. La sua giovane vita non era stata delle più facili.

Alle spalle aveva già una gravidanza e la sua bimba data in adozione, ma aveva tanti progetti, tra cui una nuova casa tutta sua. Uno degli ultimi post sulla sua pagina riguarda una immagine in bianco e nero con un ragazzo, lo chiama "Amore mio", quel ragazzo con cui sembra litigasse spesso, e se si scorrono all'indietro, ce ne sono altre di lei che fa linguacce, i selfie con le amiche.

Garlaschi e la sua vita tormentata

Anche Garlaschi è reduce da una vita burrascosa. In tempi passati aveva abbandonato la moglie per una collega di lavoro e inquilina dello stesso palazzo dove loro risiedevano, un condominio di tutti tranvieri. I due amanti poi si erano lasciati, lei lo denunciò per atti persecutori nel 2014.

Così Garlaschi riprese la sua convivenza con la moglie, in un altro appartamento.

La sera del delitto

Quella sera maledetta lui l'aveva accompagnata a casa della madre, ed era rimasto solo con Jessica, nella sua abitazione di Milano. La ragazza era rientrata da poco, prima di lui. Non parlavano, lei chattava in cucina con gli amici, lui non si schiodava dal divano su cui Jessica non vedeva l'ora di coricarsi, perchè era tardi, e lei era stanca.

A quel punto lui diede il via ad una conversazione con lei su WhatsApp, fatta di tanti messaggi, sembrando volerla invitare a fargli compagnia. Erano le tre. Jessica non ce la faceva più "Lasciami la stanza, devo andare a dormire". Quale sia stato il vero movente che ha guidato la mano di Garlaschi, l'assassino, non si è ancora evinto dalle indagini.

Si sa che la giovane è stata accoltellata da lui, dopo le sue prime dichiarazioni, in seguito ad uno screzio, che riguardava la scelta di un film alla tv.

Jessica gli avrebbe puntato contro un coltello

Sarebbe stata Jessica, sempre secondo il Garlaschi, a provocare la sua ira con un coltello puntato verso di lui, che avrebbe risposto colpendola allo stomaco, per poi finirla, con tutta la rabbia che aveva in corpo. Una reazione che si prevede invece scaturita dal rifiuto della ragazza davanti ad un suo approccio. Si sa che con i colleghi il tranviere si vantava di quella giovane presenza femminile in casa sua, alludendo a qualcosa di più tra di loro, di un rapporto tra proprietario e inquilina, che si pensa pagasse il suo affitto spicciando qualche lavoretto.

Il 1 febbraio Garlaschi aveva tentato di accarezzare Jessica mentre dormiva

Già il primo di febbraio Jessica aveva denunciato al 112 un tentato avvicinamento fisico di Garlaschi. Aveva tentato di accarezzarle il braccio mentre stava dormendo. Si era spaventata, era fuggita. E aveva chiesto l'aiuto della Polizia per tornare lì a riprendere le sue cose. Poi invece tutto era finito in nulla, e Jessica, era ritornata tra le mure del suo carnefice. Fino alla notte del 7 febbraio. Al suo ultimo messaggio WhatsApp "....devo andare a dormire".