Ha tutto il carattere dell'innovazione, sotto ogni punto di vista, il progetto spaziale privato finanziato dalla SpaceX, società di proprietà del miliardario Elon Musk e sua creatura prediletta. Sembra che il proprietario della Tesla abbia in mente di fare un po' di "pubblicità" in concomitanza alle sue aziende.

Tutto pronto per la partenza

Musk ha dato notizia del nulla osta della NASA a procedere con il lancio del vettore Falcon Heavy dalla base numero 39 di Cape Kennedy, quella mitica rampa di lancio da dove sono partite le missioni degli Apollo e dello Skylab.

In parole povere, ci sono tutte le condizioni meteo e non per procedere con questa missione spaziale privata: la finestra temporale, il lasso di tempo adatto per il lancio in relazione anche all'orbita terrestre, è buona per 3 giorni a partire dalle 19.00 di oggi, ora italiana.

Il primo lancio spaziale per un privato

È un momento unico nella storia dei lanci spaziali: è infatti la priva volta che un ente non governativo finanziato da un soggetto privato mette sulla rampa un missile vettore di queste dimensioni: è il più potente mai costruito dai tempi del Saturn V che portò gli astronauti sulla Luna.

Il razzo sviluppa una potenza estremamente notevole: è spinto da 27 motori denominati Merlin, che possono generare la propulsione sufficiente per portare in orbita un carico di 64 tonnellate o di 17 fino all'orbita di Marte.

Il Falcon Heavy è composto assemblando i booster (l'equivalente dei postbruciatori dei jet da guerra, ma a combustibile solido) di 3 modelli Falcon 9, razzo di SpaceX che attualmente porta in orbita satelliti, rifornimenti per la stazione spaziale internazionale e tutto quello che i clienti richiedono: tra le possibilità, non si esclude per esempio di poter pagare un tot al kg per poter inviare nello spazio, per esempio, un'urna cineraria.

Per intenderci, i razzi che vediamo staccarsi dallo Space Shuttle una volta arrivato al limite dell'atmosfera: e qui sta un'altra innovativa scommessa nel progetto della società di Musk: tali razzi vettori, infatti, vengo spesso recuperati per poi essere riutilizzati in un secondo momento. Il progetto di Falcon Heavy, prevevendo la traiettoria di rientro e il punto di atterraggio dei booster dopo il distacco, si propone anche di essere un progetto a basso costo che prevede il riuso dei primi stadi.

I tre Falcon che costituiscono l'Heavy dovrebbero tornare a Terra all'unisono: due a Cape Kennedy e uno su una piattaforma di SpaceX nell'oceano.

Una decapottabile su Marte

Di singolare in questo progetto aerospaziale non c'è solamente la natura "privata" e il fatto che sia la famosa agenzia governativa spaziale americana ad affittare una rampa di lancio: anche il carico del mastodontico missile avrà qualcosa di molto particolare: al suo interno, infatti, si trova una automobile elettrica cabriolet Tesla Roadster. Un'idea che avrà sicuramente un'impatto molto forte sul target di questa innovativa Casa automobilistica: il proposito sarebbe quello di accendere l'impianto stereo dell'automobile, all'arrivo nell'orbita di Marte, per riprodurre all'infinito la famosa canzone "Space Oddity" di David Bowie.