Di lui sappiamo solo le iniziali, L.D. e che la mattina del 30 gennaio, quando Oseghale si presentò da lui con Pamela, le vendette l'eroina che Innocent non aveva. Lei gli diede in cambio 30 euro, quelle che Francesco Mercuri le mise in mano nel momento della sua fuga dalla comunità, mentre in macchina portò la ragazza da Corridonia a Macerata. Ora l'accusa per lui è di concorso in spaccio di droga.

La vera intenzione di Traini

Luca Traini era proprio Innocent Oseghale che avrebbe voluto uccidere sabato scorso, nel momento in cui avveniva la convalida del fermo del nigeriano, nel Tribunale in via Pesaro.

Ebbe paura. Sarebbe stato impossibile attuare il suo piano, troppe forze dell'ordine schierate fuori e dentro il Tribunale. Così con la sua Glock, che ad altro non avrebbe potuto servirgli se non a sparare al poligono, ha mirato agli uomini di colore in cui per la strada è incappato.

No a donne e bambini

Le donne e i bambini no, avrebbe detto il Traini. Non si toccano. Per questo ha sparato in alto, per non colpirle, nel momento in cui si è trovato davanti a delle bambine africane. In modo esplicito ha fornito agli investigatori il motivo del suo gesto: la protesta e l'esasperazione verso l'invasione degli immigrati nel nostro paese. Luca Traini avrebbe inoltre dei trascorsi all'interno di Forza Nuova e CasaPuond.

In casa sua è stata rinvenuta anche una foto in cui sembrerebbe fare da guardia del corpo a Matteo Salvini, durante un suo comizio nelle Marche. Da verificare l'attendibilità del ruolo presunto e la veridicità della foto.

L'interrogatorio oggi alle 16.00

Luca Traini sosterrà oggi pomeriggio alle 16.00 un interrogatorio nel carcere di Montacuto ad Ancona, dove rimane recluso e sorvegliato.

Si sottoporrà all'interrogatorio di garanzia. Ci saranno il gip Giovanni Manzoni ed il pm Stefania Ciccioli. L'avvocato dell'uomo ieri gli ha fatto avere in carcere degli abiti puliti. Al suo arrivo la curiosità di Luca è stata rivolta alla nigeriana che ha ferito durante il corso del suo folle gesto, dichiarando di averla coinvolta involontariamente nella sparatoria, poiché non era sua intenzione colpire una donna.

I feriti da Luca sono 6, e non 11 come lui credeva. Tre per poco evitati dalla sua mira. Le accuse rivolte a Luca Traini sono di strage aggravata dalla finalità di razzismo e di porto abusivo di armi, con l'aggravante di odio razziale. Povera Pamela che anzichè tornare nella casa di Roma, ha avuto la sfortuna d'incontrare ai giardini Diaz il suo assassino.