Ci troviamo a Ravenna, dove una donna, adesso ultracinquantenne, ha richiesto un risarcimento di circa quattro milioni di euro al padre biologico che per anni ha sempre evitato di prendersi cura di lei in quanto sua figlia diretta. "Quando avevo sei anni, mia madre mi disse che quell'uomo era il mio vero padre, ma lui non ne volle sapere", così la donna ha deciso di muoversi per vie legali, richiedendo al tribunale di Ravenna il test del Dna, riuscendo così a riconoscere ufficialmente il proprio genitore. La donna avrebbe così richiesto un risarcimento di ben quattro milioni di euro per essere stata abbandonata quando era bambina e per non aver potuto vivere la vita agiata che le spettava (considerato che il padre era anche un uomo benestante).

Una situazione che sembra essere uscita da un film o da un romanzo scaturito dalla mente inventiva di qualcuno, ma che corrisponde a realtà e vede, da un lato, una bambina non riconosciuta costretta a vivere in condizioni di povertà, spinta a cercare cibo anche nelle varie campagne, mentre dall'altro lato si vede un imprenditore che di problemi economici non ne ha minimamente.

La storia della sua famiglia ed il risarcimento

Stando al racconto della donna, l'uomo, adesso settantenne, avrebbe conosciuto la futura madre quando lei aveva ancora 16 anni. Lui apparteneva ad una benestante famiglia di imprenditori, mentre lei non si trovava nella stessa situazione. Si frequentarono e la loro relazione andò avanti per diverso tempo, anche quando lei rimase incinta e lui continuò a farle visita ed aiutarla con le varie faccende, senza tuttavia voler riconoscere la figlia come propria.

Stando a quanto riportato sul verbale dalla figlia mai accettata, la madre, probabilmente ancora troppo ingenua, sperava in un riavvicinamento da parte dell'uomo con il passare del tempo ma, non appena la ragazza divenne maggiorenne, l'uomo decise di non farsi più vedere né sentire, abbandonando la giovane e la piccola creatura alla miseria "forse per evitare eventuali scandali".

Giunta all'età di 16 anni, la bambina decise di mettersi alla ricerca del suo vero padre, ma gli incontri che ne scaturirono furono veramente disastrosi, fino a quando lui non decise di farle dei regali ed invitarla addirittura nella propria villa. Una gioia immensa nell'aver ritrovato quel padre che, purtroppo, non appena la giovane compì 18 anni decise di scomparire nuovamente.

Passano oltre una ventina di anni ed ecco che la donna, decisa più che mai a far pagare al padre il conto di tutte le sue difficoltà e sofferenze, sceglie di far intervenire le autorità competenti, richiedendo l'esame del DNA ed un cospicuo risarcimento in denaro.