Un nuovo arresto legato al mondo del terrorismo islamico arriva dalla Calabria e va ad aggiungersi agli ultimi effettuati in diverse regioni Italiane. Durante una normale attività di prevenzione da parte della polizia a Marina di Nocera Terinese, comune nella provincia di Catanzaro, è stato tratto in arresto un ragazzo di nazionalità marocchina. Nella casa del giovane sono stati rinvenuti diversi elementi di propaganda a favore dell’organizzazione terroristica islamica. Il ragazzo anche se molto schivo era conosciuto da tutti gli abitanti, abitava infatti da diversi anni di fronte la Chiesa principale del paese e passava i pomeriggi sulle tante panchine presenti nella grande piazza.

La polizia ha comunicato che comunque il ragazzo marocchino non è considerato un esponente pericoloso dell'associazione terroristica. Le forze dell'ordine non hanno ancora reso pubbliche le generalità del giovane marocchino.

Diversi arresti in Italia nell'ultima settimana

Diverse operazioni anti terrorismo sono in atto in tutta Italia dopo l'attacco di Trèbes in Francia che ha riportato la paura in tutta Europa. In Italia è allerta massima per le feste di Pasqua e Pasquetta e saranno intensificate tutte le misure di sicurezza per garantire la riuscita di tutte le manifestazioni religiose. L'arresto in Calabria infatti arriva dopo altre operazioni su suolo nazionale che hanno portato agli arresti di soggetti considerati pericolosi per la sicurezza del paese.

Il primo arresto è avvenuto a Torino dove Elmahdi Halili, 23enne marocchino è finito in manette durante un’operazione della Digos contro il terrorismo islamico internazionale. Inoltre durante la stessa operazione sono state eseguite ben 13 perquisizioni sia domiciliari che personali a persone ritenute appartenenti agli ambienti dell’estremismo islamico in tutto il nord Italia.

Dall'appartenenza alla propaganda fino all'indottrinamento

Abdel Rahman Mohy Eldin Mostafa Omer, italiano di origine egiziana è stato tratto in arresto con l'accusa di terrorismo internazionale a Foggia, su disposizione della Dda di Bari. Dalle indagini è emerso che l'uomo durante le lezioni di religione che teneva nell'associazione culturale islamica 'Al Dawa' di Foggia, indottrinava i bambini sul martirio. Una decina di bambini, tutti segnalati al tribunale per i minorenni, hanno seguito le numerose lezioni dell’uomo di propaganda islamica apprendendo così il concetto di guerra santa.